CAPUTO, Ulisse
Mario Rotili
Nacque a Salerno il 4 nov. 1872 da Ermenegildo e da Francesca San Martino. Dopo un primo avvio alla pittura ricevuto a Cava dei Tirreni da Riccardo Alfieri, un artista modesto [...] ma rigoroso cultore del disegno accademico, cui lo aveva affidato il padre, scenografo e decoratore teatrale che seppe bene assecondare le tendenze del figlio, entrò nell'Istituto di Belle Arti di Napoli, ...
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Scrittore (Torino 1735 - ivi 1794). Scrisse sulla tragedia in Italia e raccolse in 6 tomi il Teatro ital. del sec. XVIII (1784), con l'intento di oscurare la fama, allora al suo inizio, di V. Alfieri, [...] che lo ripagò con un pungente epigramma ...
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SARTORI, Giovanni
Leonardo Morlino
SARTORI, Giovanni. – Nacque il 13 maggio 1924 a Firenze da Dante e da Emilia Quentin.
Figlio unico, subito rivelatosi un enfant prodige, si laureò nel 1946 in scienze [...] di storia della filosofia moderna, ancora presso la Cesare Alfieri, dove tenne il relativo corso fino al 1956, quando Almond. Dal 1969 al 1972 era stato anche preside dell’Alfieri dopo Maranini.
Intanto, nel 1969, Sartori aveva sposato Giovanna ...
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Critico e storico della letteratura italiano (Monselice 1860 - Como 1934); provveditore agli studî e poi, fino al 1925, preside di liceo a Torino. Al centro della sua copiosa produzione rimangono un ampio [...] studio su Vittorio Alfieri (1902) e un volume complessivo su La tragedia (1906), pregevoli per l'erudizione che li informa. ...
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Gentildonna (Milano 1751 - ivi 1846); sposò il conte Castiglioni e viaggiò a lungo in Italia, in Francia e in Inghilterra. Fu celebre per il suo spirito e per il suo salotto (lo frequentarono il Parini, [...] l'Alfieri, il Manzoni, il Byron, ecc.). ...
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GINORI CONTI, Piero
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 3 giugno 1865 da Gino, principe di Trevignano, e dalla contessa Paolina Fabbri di Livorno. Nel 1888 si laureò presso l'Istituto di scienze sociali [...] ). Dal 1925 al 1928 fu rappresentante governativo nel consiglio d'amministrazione dell'Istituto superiore di scienze sociali Cesare Alfieri.
Nonostante questa frenetica e multiforme attività, il G. riuscì a coltivare nell'intero corso della sua vita ...
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Personaggio letterario ispirato alla figura del re di Spagna Filippo II. Se nella letteratura drammatica spagnola del sec. 17° Filippo è celebrato come re avveduto e saggio, nella letteratura successiva, [...] a cominciare dal Filippo di V. Alfieri e dal Don Carlos di F. Schiller, è descritto come soffocatore della libertà e della dignità umana. ...
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COLLI (Colli Ricci), Vittorio Amedeo, marchese di Felizzano
Guido Ratti
Nacque ad Alessandria l'11 agosto 1787da Luigi Leonardo, marchese di Felizzano e conte di Solbrito, e da Maria Cristina Canalis [...] concesse lo statuto, il C. fu tra i primi ad avere la nomina a senatore (3 apr. 1848), col Collegno, coll'Alfieri di Sostegno, col Manno, col Peyron, col La Marmora e coll'Azeglio. Nel primo Parlamento subalpino fu uno dei personaggi più importanti ...
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Storico della letteratura e poeta ungherese (Mór 1862 - Budapest 1944). Vissuto parecchi anni in Italia, ha tradotto dall'italiano (Dante, Petrarca, Leopardi, Ariosto, Pirandello, ecc.) e alla letteratura [...] italiana ha dedicato molte sue opere: Goldoni és Alfieri ("G. e A.", 1892); Az olasz irodalom torténete ("Storia della letteratura italiana", 2 voll., 1896); Dante (1907); A ford tás muvészete ("L'arte della traduzione", 1909); A magyar rím ("La rima ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo di teatro spagnolo Dionisio Villanueva y Ochoa (Cordova 1774 - Madrid 1834); scrisse cantici, favole, "villancicos", ecc. Esercitò notevole influsso sul teatro del suo [...] tempo, traducendo opere di A. F. F. Kotzebue, V. Alfieri, M.-J. Chénier, Voltaire, ecc., e rimaneggiando opere di Tirso de Molina, di Lope de Vega, di Calderón, di Rojas Zorzilla. Tra le sue commedie: La comparsa de repente (1828) e La pupila (1830). ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...