Incisore in pietre dure e medaglista. Nacque nel 1496 da Bernardo orefice. Operò prima alla corte di AlfonsoI d'Este; recatosi a Roma, vi lavorò per i cardinali Ippolito de' Medici e Giovanni Salviati, [...] poi per Clemente VII che lo nominò nel 1534 maestro di zecca (carica da lui tenuta con una interruzione fino al 1545) e per il cardinale Alessandro Farnese; si ritirò infine a Faenza dove morì nel 1553. ...
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Gran barone di Provenza, dilettante di poesia e amico di trovadori, vissuto nei secoli XII e XIII. Narra di lui la biografia provenzale, scritta poco dopo la sua morte, che gli piacquero la liberalità, [...] , in Aups (nel dipartimento del Varo); appare per la prima volta in un documento del 1183 come presente al trattato di pace tra AlfonsoI d'Aragona e il conte di Tolosa; poi in altri degli anni seguenti, sempre col re; nel 1188 per la rinnovazione di ...
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Ultimo figlio di Antonio Malizia, a cui nacque a Napoli intorno al 1406, fu dall'adolescenza partigiano fedele di AlfonsoI d'Aragona, che servì nelle guerre di Spagna e di Barberia e accompagnò all'assedio [...] cui quello di soprintendere all'educazione del principe ereditario Alfonso duca di Calabria e delle reali principesse Eleonora e San Biagio dei Librai un sontuoso palazzo, ch'è tra i più insigni monumenti napoletani del Rinascimento, e nel quale ...
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Quarto figlio di Enrico duca di Borgogna del gran ceppo capetingio, nacque verso il 1057, si stabilì nella Penisola Iberica alla fine del sec. XI, aiutando Alfonso VI di Leon contro i musulmani. Sposò [...] , ma il re dichiarò Urraca unica erede di León e Castiglia. La regina Urraca sposò AlfonsoI d'Aragona, contro l'ambizione del quale ebbe a lottare. Più tardi poi Alfonso Raimondo, figlio di lei e di Raimondo, si ribellò in Galizia. In queste lotte ...
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. La famiglia amalfitana d'Alagno, di cui s'hanno notizie dal sec. X, ricevuta poi a Napoli nel seggio di Nido, diede al regno uomini di spada, di toga e di chiesa fin dal tempo di Roberto d'Angiò. Notevole [...] figli, di Lucrezia, nata intorno al 1430. Di bellezza affascinante, la fanciulla non tardò a richiamare l'attenzione di AlfonsoI d'Aragona, che se ne invaghì perdutamente. Ben prestt) le fu riconosciuta ufficialmente la posizione di favorita del re ...
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Città della Spagna di NE., nell'Aragona, in provincia di Saragozza, a 522 metri sul mare, nella valle del río Jalón presso la confluenza dello Jiloca, sulla ferrovia da Madrid a Saragozza, con 12.000 ab. [...] Fu costruita dagli Arabi e conserva tuttora le rovine delle fortificazioni del sec. VIII. Conquistata agli Arabi da AlfonsoI di Aragona nel 1119, passò ai re di Castiglia nel 1362; ma ritornò alla dinastia catalano-aragonese nel 1366. Ebbe allora il ...
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. Moneta d'oro del peso di grammi cinque e un quarto all'incirca, fatta coniare per la prima volta da Alfonso il Magnanimo a Gaeta tra l'anno 1436 e il 1442. Valeva un ducato e mezzo, e fu detta perciò [...] fu detto anche il grosso o grossone emesso dalla zecca di Napoli, sotto lo stesso AlfonsoI, come re delle Due Sicilie; Alfonsini minuti (popolarmente anfruxini), i denari coniati nelle zecche di Alghero, Cagliari e Villa di Chiesa in Sardegna da ...
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. Moneta d'argento fatta coniare in Aquila dalla regina di Napoli Giovanna II (1414-1435), corrispondente al quarto del carlino del valore di 30 denari e che però ebbe anche i nomi di quartarolo e di irentina [...] , cella nel linguaggio volgare). Questa moneta non ebbe lunga durata e fu coniata soltanto da Renato (1435-1442) e da AlfonsoI d'Aragona (1443-1458); nel 1458 ne venne proibita la coniazione; subì notevoli riduzioni di valore e nel 1480 era ...
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Numismatica. - L'anello col diamante, impresa degli Estensi, diede il nome a una moneta d'argento da 4 soldi coniata nella zecca di Ferrara da Ercole I (1471-1505) col busto e l'impresa e con l'impresa [...] con l'impresa e l'aquila bicipite. Questa non si sa che venisse emessa ulteriormente, mentre l'altra lo fu dai successori AlfonsoI e II ed Ercole II.
Bibl.: V. Bellini, Delle monete di Ferrara, Ferrara 1761; E. Martinori, La moneta ecc., Roma 1915 ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] tempo suo erede per il trono di Napoli. Morto Alfonso nel 1458, la successione fu difficile nonostante egli turbato l'equilibrio della pace di Lodi, e cercò di stringere con i matrimoni dei suoi molti figli legittimi e naturali una fitta rete di ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...