SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] attesta la sua esecuzione nel 908, sotto Alfonso III il Grande (866-910): lo s Juge, 1995), la corona di Costanza d'Aragona e i frammenti di galloni del suo à l'époque de la Renaissance, 4 voll., Paris 1864-1866: II, pp. 1-103; III, pp. 377-428; A. ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] signore, Alfonsod’Aragona, re di Napoli, nei confronti di papa Eugenio IV Condulmer, alleato di Renato d’Angiò, aspirante prima volta. In effetti Pier Zagata, Cronica della città di Verona, II, Verona 1747, p. 56, ricorda che il 21 febbraio 1424 ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] l'arcivescovo acquistò come quello di Mosè, dimenticando che nel Libro dei Re (ii, xviii, 4) era affermato che il serpente di Mosè fu distrutto da ripetuto anche nella decorazione dell'arco di Alfonsod'Aragona a Napoli. Più decisamente un falso può ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] Roma, dalla metà del secolo, e a Napoli, con Alfonsod'Aragona (re di Napoli dal 1442 al 1458). Quasi contemporaneamente, arabo) di Zebed, in Siria, risalente al 512 (Grohmann, 1971, tav. II), quella del Jebel Usays, a S-O di Damasco, del 528 (ivi, ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] come "Franciscus Laurana[…] civitatis Venetiarum" (ibid., pp. 393 s., docc. II-IV; 398, doc. XI).
Dato che nel 1453 a Napoli il L. rimase a Napoli almeno fino alla morte di Alfonsod'Aragona nel 1458. A questo periodo napoletano dovrebbe appartenere ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] periodo (allo spedale della Scala, a Lecceto, a Pienza). I suoi committenti furono governanti, per esempio Alfonsod'Aragona, Pio II, privati, ma soprattutto le comunità mendicanti e monastiche e altre istituzioni religiose locali. I suoi rapporti in ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] Napoli negli anni del dominio di Renato d'Angiò e di Alfonsod'Aragona (1438-458), di cui le opere n. s., VII (1933), pp. 15-88; S. Bottari, Ilprimo A., in La Critica d'arte, II (1937), pp. 97-106; Id., A. da Messina, Messina-Milano 1939; J. Lauts, ...
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Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] valgono a spiegare la circostanza, dato che il monastero fu fondato da donna Sancia, moglie di AlfonsoII re di Aragona, del quale Enrico IId'Inghilterra era stato tutore.
È probabile che la maggioranza delle pitture murali di età romanica sia ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] si aprì per l’Italia meridionale con l’azione di Federico II di Svevia di ricondurre a un’unica autorità l’impero tedesco e che favorì la conquista di Napoli a opera di Alfonsod’Aragona nel 1442. I sovrani angioini mantennero e potenziarono la ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] di ogni vangelo sono scritti con inchiostro d'oro, il resto in argento.Tutte le è stata infatti messa in relazione con AlfonsoII, re delle Asturie e di León (791 . Il ritratto del re Ferrante I di Aragona, dipinto in oro su pergamena purpurea nel ...
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