Medaglista (Mantova 1448 - ivi 1514). La medaglia di Cristiano I di Danimarca (1474) di M. è affine a quella diAlfonsodiAragona fatta da Cristoforo di Geremia, entrambe ispirate alla famosa medaglia [...] del Pisanello. La medaglia di Ludovico III Gonzaga mostra invece, nel rovescio, l'influsso del Mantegna. Molte medaglie assegnate a M. sono invece di Gian Marco Cavalli. ...
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Figlio (n. 1152 - m. Perpignano 1196) di Raimondo Berengario IV conte di Barcellona, gli succedette nel 1162; nello stesso anno sua madre Petronilla rinunziò in suo favore al trono diAragona; dal cugino [...] Berengario III ereditò (1166) la contea di Provenza ma dovette lottare, con l'aiuto di Genova, contro Raimondo V di Tolosa, il vassallaggio imposto al Béarn e alla Bigorre. Lottò contro Alfonso VIII di Castiglia, del quale sposò poi (1174) la figlia ...
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Nome dato all’antica città greca di Ipata con la costituzione dell’Impero latino d’Oriente (1204). Da essa prese nome il Ducato di N., comprendente la Locride, la Tessaglia e la Ftiotide, fondato (1319) [...] da Alfonso Federico d’Aragona e dipendente dal re aragonese di Sicilia. Alla morte di Federico III (1377) passò al re diAragona Pietro IV. Se ne impadronì poi la famiglia fiorentina degli Acciaiuoli, che lo resse dal 1390 fino alla conquista ...
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Nobile famiglia siciliana di origine spagnola, detta anche Montecateno, trapiantatasi nell'isola nel sec. 13º con Guglielmo Raimondo I, al seguito di Pietro d'Aragona. Durante le guerre civili del 14º [...] genere i re aragonesi. Guglielmo Raimondo III (v.) fu gran giustiziere (m. 1398), Giovanni (m. 1452), fu gran cancelliere del regno. Gugliemo Raimondo IV (m. 1465) fu al governo della Sicilia in nome diAlfonso d'Aragona nel 1429-30. Giovanni Tommaso ...
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GREGORIO X papa
Eugenio Dupré Theseider
Il conclave che seguì alla morte di Clemente IV durava ormai da tre anni in Viterbo, arenato nella lotta fra partito francese e italiano, quando il popolo viterbese [...] la promessa di prendere la croce da parte di varî principi: il re di Francia, Edoardo re d'Inghilterra, il re d'Aragona, l' Alla morte di Riccardo di Cornovaglia, brigavano per la corona imperiale Alfonsodi Castiglia e Filippo IIIdi Francia, ma ...
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FOLCHETTO di Marsiglia (in provenzale Folquet de Marseilla)
Nicola Zingarelli
Trovatore dei più celebrati e prelato, fiorito sul declinare del secolo XII, morto nel 1231. Nacque di padre genovese trasferitosi [...] prova le amicizie con signori, quali Riccardo Cuor di Leone, il visconte Barral, signore di Marsiglia, Alfonso II d'Aragona, Alfonso VIII di Castiglia, il Delfino d'Alvernia, e forse Raimondo V di Tolosa. In alcune canzoni si rileva una religiosità ...
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GUGLIELMO VII marchese di Monferrato
Annibale BOZZOLA
Degli Aleramici di Monferrato, nacque intorno al 1240 da Bonifacio II e da Margherita di Savoia, e successe al padre nel 1253, restando sotto la [...] , nonché dal nuovo prestigio acquistato, con l'amicizia di Pietro III d'Aragona, che lo chiamò a sé (1280) perché gli procurasse l'alleanza diAlfonsodi Castiglia - svegliò inquietudini ad Asti, nei conti di Savoia, nei Visconti, che a Milano lo ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] per es., nell'arco diAlfonsodiAragona a Napoli così simile all'arco romano di Pola.
A caratteristiche speciali , Die Holztüre in Deir-Mar-Aelian in Syrien bei Karjaten, in Oriens Christianus, III-IV (1928-29), pp. 59-63; K. Ginhart e B. Grimschitz, ...
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PELLICCIA
Gioacchino MANCINI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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. Storia del costume. - L'uso di rivestire il corpo umano di pelli e pellicce di animali è notoriamente antichissimo; ma già sin dai tempi [...] L. Montaldo, La corte diAlfonso I d'Aragona, Napoli 1922, p. 54; F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Ludovico il Moro a Milano, 12, 34, 40; E. Viollet-Le-Duc, Dictionnaire raisonné du mobilier français, III, Parigi s. a., p. 382; IV, p. 175; M. von ...
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LATIFONDO (lat. latifundum)
Raffaele Ciasca
In tema di latifondo, è da avvertire che ve ne sono in ogni parte d'Europa, e non solo in paesi agrariamente meno progrediti dell'Italia, quali l'Ungheria [...] II di Svevia e Federico III d'Aragona, proibendo a chiese e monasteri l'acquisto di nuovi beni per contratti e per successione, impedirono l'allargarsi del latifondo ecclesiastico; Carlo I e II d'Angiò, Carlo V, Alfonso d'Aragona, ecc., tentarono di ...
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