Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] .; O. Navarre, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., III, i, p. 210 segg.; Warnecke, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. klass VI, per festeggiare le nozze fra Lucrezia Borgia e Alfonso d'Este. A Firenze pare che, oltre i latini ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] dei Gonzaga, Lodovico e Cecilia; e infine quelle di Alfonso d'Aragona e del marchese di Pescara, fatte a Napoli . il re fra due fasci littorî e la dicitura "Vittorio Emanuele III"; dall'altra parte la dicitura "Ministero dell'aeronautica", il nome del ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] la più gran parte dei principi tedeschi rimasero neutrali. Neutrale, Alfonso d'Aragona; finché Eugenio IV non lo riconobbe re di e dell'antipapa, ma passato nel 1442 al servizio di Federico III, e allora voltosi ad Eugenio IV. Egli riuscì a guadagnare ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] Pelusio (525 a. C.) il successore di Amasi, Psammetico III, e Cipro come tutto l'Egitto passò in soggezione del gran s. 1ª, VII, p. 11; F. Cerone, La politica orientale di Alfonso d'Aragona, in Arch. stor. napolet., XXXVII e XXXVIII; Thomas, Ein ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] di Roma, non dimostrandosi proclive il successore Callisto III a spendere i denari del tesoro di S. Pietro , Berlino 1899; W. Rolfs, L'architettura albertiana e l'arco trionfale d'Alfonso d'Aragona, in Napoli Nobilissima, XIII (1904), pp. 171-72; A. ...
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Capoluogo di provincia e di quella parte del Sannio che è compresa nell'odierna Campania. Sorge quasi nel luogo stesso che ebbe sin dalle origini, sopra il colle della Guardia, digradante con dolce declivio [...] dopo la fine dello scisma, nel 1418. Se ne impadronì nel 1440 Alfonso I d'Aragona, che ottenne da Eugenio IV, nel 1443 di reggerla (nel 1047), chiudendo le porte della sua città in faccia a Enrico III e al suo papa Clemente II, e più tardi (nel 1050) ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] , e di palinsesti che sono assegnati dai paleografi al sec. III, per quanto con qualche incertezza. Di tale categoria sono i , i Farnese a Roma e a Parma, Fulvio Orsini a Roma, Alfonso II a Ferrara, ecc.
In Francia Carlo V costituisce nel Trecento una ...
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Termine generico che denota qualunque locale abitabile di una casa o di un appartamento e più specialmente la stanza destinata al sonno (v. stanza).
Per una facile metonimia camera passò a designare l'assemblea [...] la Grande Curia dei maestri razionali, finché Alfonso d'Aragona abolì quest'ultima nel 1450, d'Italia, in Rendiconto dell'Accademia di scienze morali e politiche di Napoli, III, p. 29 segg.; S. Longhi, Istruttoria, in Commento al codice di ...
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] Ruggiero, Diz. Epigrafico, Roma 1895, I, p. 1044; Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 884 seg.; Nissen, ital. Landesk., II, Berlino 1882-1902, p. del duca Galeazzo Maria Visconti in Milano. Alfonso Caprioli nel 1504, pubblicava in Venezia canti, ...
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Nella sua prima origine, risalente agli albori dell'umanità, è la forma embrionale, rudimentale di guerra, il mezzo brutale a cui ricorre l'individuo isolato contro il suo simile nella lotta per l'esistenza. [...] il combattimento del 27 aprile 1578 fra tre dei mignons di Enrico III di Francia e tre favoriti della casa di Guisa.
Né, a Italia, nel 1900 J. De Boury, per delega di don Alfonso di Borbone (v. sotto), iniziò il movimento antiduellistico moderno e ...
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