ARAGONA, Pietro d'
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Nato in Aragona ai primi del XV secolo, era figlio cadetto di Ferdinando il Giusto re d'Aragona e di Leonora Albuquerque, e fratello di Alfonso V il Magnanimo, di Giovanni II re [...] guerra in Estremadura contro Giovanni II, valendosi anche degli aiuti fornitigli dal re del Portogallo. Assediato in Alcantara, dopo aver respinto le esortazioni di Alfonso, che lo incitava a smettere dalla ribellione ed a raggiungerlo in Italia ...
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ALAIMO (Alaimus, Alaimu, Alamo) da Lentini (di Latino, di Leontino)
Francesco Giunta
Nato, probabilmente a Messina, nella prima metà del sec. XIII, fece la sua prima comparsa nella vita politica siciliana [...] sinceramente a lui legato, l'accusa lanciata senza prove convincenti poté essere respinta. Morto però re Pietro, Giacomo Il ottenne dal fratello Alfonso III credito alle presunte prove di colpevolezza e la consegna di A., che inutilmente chiedeva di ...
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Cid
Titolo (adattamento dall’arabo sayyid «signore») dato a Ruy o Rodrigo Díaz di Bivar, cavaliere castigliano (m. Valencia 1099). Noto con il nome di Campeador («guerriero»), combatté per Sancio II [...] di Castiglia e fu l’eroe della riconquista spagnola contro l’avanzata araba in Europa. In disgrazia presso il reAlfonso VI, successore di Sancio, compì grandi imprese, con un pugno di seguaci, contro gli arabi, impadronendosi di Valencia (1094); ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] Bilhères, destinata alla rotonda di S. Petronilla (cappella dei re di Francia), presso l'antica basilica di S. Pietro ( 1528 a Ferrara, dove era andato a studiarvi le fortificazioni, per Alfonso d'Este M. eseguiva un cartone per la Leda (perduto, ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Cadice 1870 - Parigi 1930); servì come ufficiale in Marocco, a Cuba e nelle Filippine. Governatore militare di Cadice (1915), Capitano generale di Valencia (1919) e Barcellona [...] R. rovesciò il governo, sciolse le Cortes, sospese la costituzione e impose la censura alla stampa; col consenso di reAlfonso XIII creò un direttorio militare e impose al paese un regime autoritario e fortemente centralista in campo amministrativo ...
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Condottiero (Perugia 1423 - Napoli 1465), figlio di Niccolò. Ebbe il comando delle truppe milanesi nel 1450; caduta la repubblica ambrosiana, passò al servizio dei Veneziani, in guerra contro Francesco [...] Siena, per passare successivamente al servizio (1456) di Alfonso d'Aragona, re di Napoli. Scoppiata quivi la guerra di successione, , tramontata la fortuna angioina, passò al servizio del re Ferrante (1463); un ultimo tentativo degli Angioini (che ...
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Figlia (Blois 1510 - Montargis, Loiret, 1576) di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna; sposò (1528) Ercole II d'Este, cui dette cinque figli, tra cui Alfonso II. Donna tenace ed energica, tutelò [...] sempre gli interessi francesi, ai quali fu devota. Allieva di J. Le Fèvre d'Etaples, si schierò a favore dei riformati accogliendo a corte molti profughi francesi sospettati di eresia, tra i quali il poeta ...
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Generale e uomo politico (León, Cadice, 1810 - Madrid 1885); sostenitore di B. Espartero, deputato alle Cortes, ministro della Guerra (1843), senatore (1845), nel 1854 prese parte alla rivoluzione capeggiata [...] capo del governo dopo il colpo di stato del genn. 1874, ma fu costretto nuovamente all'esilio all'avvento di Alfonso XII. Riconosciuto quest'ultimo come re nel 1881, riprese l'attività politica nel partito liberale e fu (1884) ambasciatore a Parigi. ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e di reAlfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] Reale, e aggiunse 126 illustrazioni al trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1476). Recatosi in Francia (1500) lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede ...
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Barone napoletano (m. Napoli 1487), nato da modesta famiglia di contadini (de Petruciis), fu chiamato da Alfonso I d'Aragona a far parte della regia cancelleria, e ottenne poi dal re e dal successore Ferdinando [...] il Vecchio uffici delicati e lucrosi tra i quali quello di presidente della sommaria (1460). Segretario di re Ferdinando, ne ebbe tutta la fiducia, il titolo di cavaliere, terre e feudi (Policastro, Carinola). Entrato nel baronaggio, P. si preoccupò ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...