PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] all'altra. Del resto quella regola anche nella poesia greca non ha valore generale: noi sappiamo da una testimonianza di Dionigi di Alicarnasso (De nom. compos., p. 71, 8 Us.-Rad.) che la lunga del dattilo era di durata alquanto inferiore a due brevi ...
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Vasta regione costiera dell'Anatolia occidentale, limitata a N. dal Grande Meandro che la divide dalla Lidia e a S. dal fiume Dalaman, l'antico Indo, che la separa dalla Licia. Montuosa e assai elevata [...] trovano anche l'olivo e la vite, abbondano le abitazioni e si coltivano nel fondo valle i cereali. Nella penisola di Alicarnasso, rupestre e deserta all'intorno e relativamente popolata solo lungo la via che da Milas porta al golfo di Cos, troviamo ...
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ASIA, Provincia Romana (Asia)
G. C. Susini
Col nome di Asia i Romani designarono talvolta una entità amministrativa da loro costituita in Anatolia (v.), dopo che l'eredità di Attalo III, l'ultimo dei [...] , sulla costa, alle foci dei grandi fiumi, furono le naturali metropoli della provincia: Cizico, Smirne, Efeso, Mileto, Alicarnasso. A Efeso, risiedette per lo più il governatore romano. Rimontando le grandi valli, alcuni celeberrimi centri greci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'uomo sacro
Lorenzo Gagliardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano è denominato "uomo sacro", un individuo che a seguito [...] sakros esed (espressione in latino arcaico che significa "siano sacri").
Al re Numa Pompilio risale – come attesta Dionigi di Alicarnasso – la prescrizione, per tutti i cittadini, di delimitare i confini dei propri campi con pietre consacrate a Giove ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità [...] non fu applicato, e i plebei restarono senza le assegnazioni promesse. Il racconto delle fonti (Livio e Dionigi d'Alicarnasso) è stato impugnato dal Mommsen, che, con ragioni non da tutti accettate, ha negato l'esistenza di questa legge.
Sicinia ...
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È un determinato punto fissato nel tempo, generalmente in corrispondenza del verificarsi d'un avvenimento di speciale importanza, e dal quale si cominciano a contare gli anni.
Oriente. - Nell'antico Oriente [...] l'anno 395 (1171), Timeo il 557 (1333), Eratostene il 407 (1183); la qual data, accolta da Apollodoro e da Dionisio d'Alicarnasso, finì per imporsi a tutte le altre. Abbastanza presto, cominciarono gli storici greci a tener conto nelle loro opere del ...
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LISIA (Λυσίας, Lysëas)
Giorgio Pasquali
Oratore attico. Suo padre, Cefalo, cittadino siracusano, fu indotto da Pericle a stabilirsi ad Atene quale meteco; qui egli fondò e diresse per molti anni una [...] il sostenitore superstite di quell'estremo atticismo che preponeva Lisia a Demostene. Moltissimo anche lo apprezza Dionigi di Alicarnasso, nel suo trattato De antiquis oratoribus.
Di Lisia erano note nell'antichità 425 orazioni, ma i critici antichi ...
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LIRA (λύρα, lyra)
Gabriella Battaglia
La lira appartiene a quella classe di strumenti a corde tese (ἔντατα, καϑαπτά, κρουόμενα), che i Greci preferirono agli strumenti a fiato (ἐμπινευστά) e considerarono [...] a otto e poi a nove: e la lira eptacorde si conservò solo nell'uso religioso a Roma, dove, nel sec. I, Dionigi di Alicarnasso la nota con stupore (Ant. Rom., VII, 72). La seconda metà del sec. V vide portare il numero delle corde a undici, forse per ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] più tardo di Augusto appartengono i declamatores asiani di cui ci ha conservato i resti Seneca padre. Ma Dionigi di Alicarnasso, specie nel proemio all'opera "Sugli antichi oratori", considera la lotta tra Asiani e Attici come già decisa a favore ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] le slegature e le sproporzioni, costituisce un vero trattato generale, desunto in massima parte da Aristotele, Dionigi d'Alicarnasso, Ermogene di Tarso; notevoli soprattutto i capitoli sulla compositio, sulla poetica e la storiografia.
Bibl.: G ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....