I discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib. Dei suoi numerosi figli hanno interesse storico Muhammad ibn al-Ḥanafiyya, che fu nel 687 proclamato califfo nel ῾Irāq dal ribelle Mukhtār, e i figli di ῾Alī [...] discendenti tentarono invano, con frequenti ribellioni, di strappare il potere agli Omayyadi, e poi agli Abbasidi. Alcune dinastie alidiche riuscirono però ad affermarsi fuori del centro del califfato, come gli Idrisiti e più tardi gli sceriffi del ...
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Collezionista d'arte (Colonia 1846 - Roma 1913). Dopo aver esordito come scrittrice (Alide, 1878), incominciò a raccogliere opere d'arte, sostenuta anche finanziariamente da Frida Mond, moglie del chimico [...] Ludwig Mond; negli ultimi anni fu accompagnata nei suoi viaggi da E. Steinmann, da lei assunto come esperto d'arte. Nel 1904 L. Mond le regalava il palazzo Zuccari a Roma, che la H. trasformò in sede di ...
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Dinastia musulmana zaidita, fondata nell'893 d. C. a Ṣa῾da nella regione montuosa dello Yemen settentrionale. Suo fondatore fu l'alide Yaḥyā ibn al-Ḥusain, che assunse il titolo di al-Hādī ilà l-ḥaqq ("La [...] guida alla verità"); la dinastia che in alcuni periodi era riuscita a impadronirsi della stessa Ṣan῾ā', durò sin verso il 1300, quando fu abbattuta dai Rasulidi sunniti. Nel 1506 o 1507, un discendente ...
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´r Avventuriero arabo (7º sec. d. C.), che nel 685, con l'aiuto soprattutto dell'elemento persiano dei Mawālī si rese padrone di Cufa nell'Iraq e v'instaurò una specie di dittatura sciita in nome dell'alide [...] Muḥammad ibn al-Ḥanafiyya. Il suo potere durò sino al 687, quando le truppe dell'anticaliffo della Mecca, ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, conquistarono Cufa. L'importanza del movimento di al-M. sta nella partecipazione ...
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´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūn ar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfato di suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] contro i Bizantini in Siria e Asia Minore. Favorì la dottrina mutazilita che rappresentò una soluzione di compromesso tra le posizioni alidi e quelle sunnite. Ad al-M. si deve la nascita di un florido movimento culturale e la fondazione a Baghdād di ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] di Sulaimān il Magnifico (1534) e a questo sultano offrì la sua devozione pur avendo, in gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio di Baghdād e lì morì di peste, senza mai ...
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al-Ma'mun, Abu l-'Abbas
al-Ma’mun, Abu l-‛Abbas
Settimo califfo abbaside (Baghdad 786-Tarso 833). Alla morte del padre Harun al-Rashid costretto a spartire il regno con il fratello al-Amin che ebbe [...] Nel corso del suo regno condusse campagne contro Bisanzio e affrontò numerose rivolte, sia da parte abbaside sia da parte alide. Con gli alidi al-M. cercò un accordo, proclamando suo erede l’imam sciita ‛Ali al-Rida, che morì tuttavia poco dopo; in ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] e trasgrediscono gli schemi tradizionali, rendendo memorabili certi versi montaliani: «O rabido ventare di scirocco», «alide ali dell’aria» (alide «aride»), «lancia a terra una tromba di schiume intorte», «tremuli scricchi / di cicale dai calvi ...
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alido
àlido agg. e s. m. [variante di arido], tosc. – 1. agg. a. Arido, secco, asciutto, riferito spec. all’aria o al terreno: oh alide ali dell’aria Ora son io l’agave che s’abbarbica al crepaccio Dello scoglio (Montale); anche di piante...
inalidire
v. tr. e intr. [der. di alido] (io inalidisco, tu inalidisci, ecc.), tosc. – Far diventare alido; intr. (aus. essere), divenire alido, asciugarsi, disseccarsi, detto di un terreno, del legname, di piante, ecc.