La percentuale del reddito, del consumo, del patrimonio, o più in generale del valore imponibile, fissata dalla legge, in base alla quale si determina l’imposta dovuta dal contribuente. Se l’a. media resta costante, qualunque sia l’imponibile, l’imposta si dice proporzionale. Se essa cresce con l’aumentare del valore imponibile, l’imposta è progressiva; è invece regressiva se diminuisce al crescere ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] ridotte (ma con l'Italia in controtendenza fino alla riforma del 1998), in molti paesi anche di più di 15 punti di aliquota (ad esempio, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Regno Unito); nella media dell'UE la caduta è stata dal 47% al 32% tra il ...
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Federalismo fiscale
PPiero Giarda
di Piero Giarda
Federalismo fiscale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'assegnazione dei compiti pubblici. a) Area dei benefici ed effetti di traboccamento (spillover). [...] delle comunità che, a causa delle loro basi imponibili più basse, si trovano (o si troverebbero) a dover applicare aliquote di imposizione locale più elevate per l'erogazione dei servizi pubblici. L'intervento del governo centrale è giustificato sia ...
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IMPOSTE e TASSE
Sergio STEVE
. Sistema tributario italiano (XVIII, p. 931; App. I, p. 722). - Tra il 1938-39 e il 1942-43 le entrate tributarie dello stato italiano aumentarono da 23,2 a 37,2 miliardi. [...] per i contribuenti minori, per i quali l'onere tributario resta quindi invariato (decr. legge 12 maggio 1947, n. 356); riduzione di aliquote della ricchezza mobile cat. A, B e C con effetti in parte a decorrere dal 1° gennaio 1947, in parte dal 1948 ...
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IMPOSTE e TASSE
Mario SARCINELLI
Sistema tributario italiano (XVIII, p. 931; App. I, p. 722; II, 11, p. 9). - Tra il 1949 e il 1958, lo stato e gli enti territoriali minori hanno più che raddoppiato [...] gli utili dei successivi 5 anni, e l'esenzione delle liberalità sino al 5% del reddito. Nel 1959 è stata aumentata al 23% l'aliquota sui redditi di cat. A e al 20% su quelli di cat. B, limitatamente per questi ultimi alla parte che eccede i 4 milioni ...
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Nell’ambito della Comunità europea, procedimento attraverso cui si rendono affini le discipline normative di determinati tributi comuni agli Stati membri, al fine di eliminare le distorsioni di origine [...] della base imponibile dell’imposta (1977: sesta direttiva) e dal 1° gennaio 1993 (direttiva 92/77) sono state armonizzate le aliquote (di norma risultano non inferiori al 15%; in casi specifici sono state portate al 5%). Per gli scambi interni alla ...
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pressióne fiscale Rapporto tra l'ammontare del prelievo operato dallo Stato e dagli altri enti pubblici sotto forma di imposte, tasse e tributi, per il finanziamento della spesa pubblica e il reddito nazionale [...] prodotto nell'arco di un certo periodo di tempo. L'entità della p.f. dipende dall'ampiezza della base imponibile e dal livello delle aliquote legate all'imposizione sul reddito. ...
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Fisco
Augusto Fantozzi
Questa voce serve a fare il punto, agli inizi del 3° millennio, sullo stato attuale del sistema fiscale italiano e sui principali problemi che il tema della fiscalità incontra [...] con le leggi 27 dic. 2002 nr. 289 e 30 dic. 2004 nr. 311, ha condotto alla riduzione da 5 a 4 delle aliquote IRPEF, e alla sostituzione delle detrazioni d'imposta con deduzioni dall'imponibile al fine di creare una zona esente per i redditi minori ...
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Sigla dell’imposta comunale sugli immobili, istituita con d. legisl. 504/1992, con decorrenza dal 1° gennaio 1993, in sostituzione dell’INVIM, precedente imposta locale sulla proprietà immobiliare. È un’imposta [...] sostanziale dell’ICI è stata definita a livello statale; su tale disciplina i singoli Comuni intervengono fissando annualmente le aliquote fra un minimo e un massimo definiti dallo Stato. I Comuni sono destinatari del gettito ICI e titolari del ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] la disciplina di alcuni elementi previsti all’interno delle esenzioni e delle agevolazioni o la fissazione della misura delle aliquote. I t. degli enti locali tendono ad assumere a presupposto la richiesta dei servizi resi all’interno del territorio ...
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aliquota
alìquota s. f. [per ellissi dalla locuz. parte aliquota (v. aliquoto)]. – 1. Ognuna delle parti uguali in cui è divisa o divisibile una somma; parte della somma dovuta. 2. Percentuale del reddito, patrimonio o valore imponibile, fissata...
aliquoto
alìquoto agg. [dal lat. mod. dei matematici aliquotus, der. del lat. alĭquot «alquanti»]. – Usato soltanto al femm., nella locuz. parte aliquota, lo stesso che aliquota s. f.: quattro non è parte a. di sei, perciò che pigliatelo quante...