selva
Mirella Sabbatini
Eugenio Ragni
Il vocabolo, a parte un'occorrenza del Convivio, appare solo nella Commedia.
Il termine ha valore generico in If IX 69 un vento / ... che fier la selva, peraltro [...] suo principio, a Dio (Cv IV XII 14-18).
Proprio per esigenza narrativa, e non già per troppo invadente intenzione allegorica, il personaggio D. " si ritrova in una selva che " - notò il Croce - " non è selva ": lo sfaldamento della realtà historiale ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] allo spirito visionario di F. Rops e A. Martini.
I disegni sono caratterizzati da un'accentuata tendenza all'allegoria, all'onirismo, al grottesco, inteso, quest'ultimo, come espressione di stati psichici rappresentati con impietosa e allucinata ...
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MEUCCI, Vincenzo
Laura Mocci
– Figlio di Lorenzo di Gerolamo e di Lisabetta di Paolo Calonj, il M. venne battezzato a Firenze il 6 apr. 1694. I genitori, vista la naturale inclinazione del giovane, [...] in cui si avverte, nell’«effetto finale […] un’impressione di neo-classicismo ante litteram» (ibid., p. 89). L’arazzo, allegoria dell’aria, era, insieme con il Ratto di Proserpina, simboleggiante il fuoco, di G. Grisoni, parte della serie dedicata ai ...
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Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete
Mario Pazzaglia
Canzone (Rime LXXIX) di 4 stanze di 13 endecasillabi (abc bac c deed ff), che presenta analogie di struttura con quelle di Li occhi dolenti e [...] di D., Corso anno accademico 1956-57, Roma 1957; S. Santangelo, Saggi danteschi, Padova 1959, 32-38; V. Pernicone, Le rime allegoriche, in " La Fiera Letteraria " 25 aprile 1965; A. Pézard, La " rotta gonna ", I, Firenze-Parigi 1967, 76, 209, 221; M ...
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DAVID, Giovanni
Franco Sborgi
Figlio di Paolo (decoratore di tessuti, morto a Sampierdarena nel 1785) e di Maria Antonia Radavero, nacque a Cabella Ligure (Alessandria) nel 1743.
Si conoscono poche [...] /par jean David Genois/Son Eleve/A Venise 1775") nel frontespizio; nelle collez. dell'Albertina di Vienna si trova una allegoria di Giacomo Durazzo, datata Venezia 1775.
Il soggiorno veneziano, che si svolse sotto la protezione di Giacomo Durazzo ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fonte Boa), Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque probabilmente a Firenze attorno al 1576-77, come si ricava dalle numerose e concordi indicazioni estratte [...] ). Un inventario dei beni dell'Accademia (Wazbinsky, 1987), databile tra il 1592 e il 1595, ricorda come sua opera un'allegoria del Decoro. La tela, come si evince dal medesimo inventario, faceva parte di una serie a soggetto didascalico nella quale ...
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RIDOLFI, Antonio
Marco Pierini
RIDOLFI, Antonio. – Nacque a Mezzana, presso Trento, il 26 dicembre 1824 da Pietro e da Catterina, anch’essa nata Ridolfi. Nel novembre del 1845 risulta iscritto all’Istituto [...] «quel che gli verrà assegnato» (Pierini, 1998, p. 63), fu attribuita l’esecuzione di tre peducci delle volte con allegorie delle regioni italiane: Toscana, Emilia, Umbria e Marche.
Le sue figure, dure nel disegno, piatte nel modellato, scarsamente ...
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prosopopea
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'attribuire a cose inanimate o a concetti astratti prerogative proprie della persona umana, facendoli parlare e rivolgendo loro la parola. [...] reale, ma lo fa anche agire: la figura retorica si sviluppa invero fino a giungere al limite dell'allegoria. E allegorie sono le personificazioni di Rime CIV (Drittura, Larghezza, Temperanza), la prima delle quali anche parla secondo lo schema ...
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biscia
Angelo Adami
Propriamente indica il " serpe d'acqua ", ma è usato da D. come " serpente " in genere. Ricorre soltanto nella Commedia, quattro volte. In If IX 77 le anime dei dannati, immerse [...] a Vado è uno monastero bellissimo, lo quale per le serpi si dice essere disabitato ".
In Pg VIII 98 la b. rappresenta allegoricamente il demonio tentatore: Da quella parte onde non ha riparo / la picciola vallea, era una biscia, / forse qual diede ad ...
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Federzoni, Giovanni
Steno Vazzana
Letterato (Bologna 1848-ivi 1923), appartenne alla scuola carducciaia, alla quale contribuì notevolmente con traduzioni, trattati e soprattutto con le edizioni dantesche [...] Nuova e Commedia e sul problema della Donna gentile; sulla struttura interna della Vita Nuova, sulla figura di Beatrice, sull'allegoria fondamentale del poema e i simboli principali dell'Inferno. Accanto a questi problemi fondamentali gli studi del F ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...