DAL MOLIN FERENZONA, Raoul
Rosella Siligato
Nacque a Firenze il 24 sett. 1879 da Olga Borghini e da Giovanni Antonio detto Giovanni Gino, giomalista, autore di una serie di articoli e di libelli contro [...] nonché una serie di disegni a matita e a china, databili fino al 1904, anno in cui si delinea l'apertura verso l'allegorismo letterario dei preraffaelliti inglesi e di M. Klinger e verso l'estetismo e l'erotismo "maledetti" di A. V. Beardsley e di J ...
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Ariosto, Ludovico
Gianvito Resta
I rapporti tra A. e D. si rilevano, a un'attenta lettura, più ricchi e complessi di quanto fosse lecito supporre, tenuto anche conto che l'A. non cita mai D. nella sua [...] ora serie ora facete: Furioso II 12, XV 42, XXXIV 54, ecc.), non sollecitano però alcun interesse per il particolare allegorismo dantesco, per cui l'incontro si ferma sul piano retorico o di compiaciuta preziosità stilistica e, in definitiva, l'opera ...
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CASELLI, Tommaso Giovanni
Agostino Lauro
Nacque nel 1511 a Rossano (Cosenza) ed entrò giovanissimo nel locale convento domenicano, nel quale pare abbia compiuto gli studi ed emessa la professione religiosa. [...] di critica testuale adottato da docenti universitari e altri maestri, condannando, con i criteri euristici "personali", l'allegorismo applicato ai Vangeli e alle lettere di s. Paolo a scapito del magistero esegetico tradizionale, e propugnò, invece ...
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Parole mie che per lo mondo siete
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime LXXXIV) su schema abba abba; cdc cdc, trasmesso da numerosi codici (Vaticano Chigiano L VIII 305, Escorialense e III 23, ecc.) e [...] sonetto e del seguente.
Resta infine da risolvere il problema se tutte queste rime abbiano avuto sin dall'inizio intento allegorico o se siano state originariamente composte per donna reale: se riguardino, cioè, la Donna gentile già assunta a simbolo ...
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Frescobaldi, Dino
Mario Marti
Rimatore del dolce Stil nuovo; ne ignoriamo sia la data di nascita, sia quella di morte. Tuttavia da alcuni documenti che lo riguardano si evince che egli sarebbe nato [...] tua parte [cioè da parte della Morte] il pensier, il bacio in bocca "). Talora si rifugia in un immaginoso allegorismo, che può sembrare ispirato all'impostazione iniziale del poema dantesco (particolarmente nella canzone Voi che piangete ne lo stato ...
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Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] forma di espressione come le altre», opinione che Croce aveva contestato fin dal 1922 con la «memorietta» Sulla natura dell’allegoria (Nuovi saggi di estetica, 1926, 1991, pp. 301-10), nella quale, pur senza fare il nome di Gentile, dimostrava, sulla ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] 406); Daniele (407); Isaia (408-10); Ezechiele (411-14); Apocalisse; Geremia (incompl., 415-19). La sua esegesi procede dall'allegorismo origeniano a un esame più aderente e letterale, e consente di seguire l'evoluzione dell'atteggiamento di G. verso ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] : ed è una mistica la quale ha un fondo naturalistico e non è dissimile da quella di Proclo. Il simbolismo e l'allegorismo in cui l'Areopagita si avvolge, come anche le dottrine sugli stati e le vie mistiche, sulla preghiera e sull'estasi, ricordano ...
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Donna gentile
Giorgio Petrocchi
Personaggio della Vita Nuova e poi del Convivio, non distinto tra l'una opera e l'altra, ovvero in qualche modo corrispondente come dapprima figura reale e poi simbolo, [...] Cattolica " LXXXV (1934) 147-153; J.E. Shaw, The Lady Philosophy in the Convivio, Londra 1938; B. Nardi, Le figurazioni allegoriche e l'allegoria della Donna G., in Nel mondo di D., Roma 1944, 21-40; ID., D. e la cultura medievale, Bari 1942; ID ...
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millenarismo
Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in Terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato [...] sociali. Al m. si oppose fermamente Origene con la sua interpretazione allegoristica della Bibbia, ed è precisamente sulla via dell’allegorismo che si pongono gli avversari del m.: da Eusebio, che, fedele a Costantino e all’Impero, avversa il m. per ...
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allegorismo
s. m. [der. di allegoria]. – 1. Uso sovrabbondante o eccessivo dell’allegoria nella creazione letteraria. 2. Tendenza all’interpretazione allegorica nella lettura e nel commento di determinati testi.
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...