Formula liturgica ebraica (comp. di hallelū,"lodate", e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Jahvè nel monoteismo ebraico) che ricorre in Tob. 13, 12 e soprattutto nei cosiddetti salmi alleluiatici (Sal. 104; 106; 111; 113; 115-17; 135; 146-50).
Nel Nuovo Testamento (Apoc. 19, 1-6) a. è il canto di giubilo dell’angelo dopo la giustizia compiuta sulla grande meretrice. Dalla liturgia ebraica ...
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alleluia
Esclusivo di If XII 88 Tal si partì da cantare alleluia, si allontanò dal Paradiso interrompendo il suo canto in lode di Dio. V. anche ALLELUIARE. ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] dell’abbazia di San Gallo), la sequenza consisteva nel creare testi liberamente inventati su preesistenti melodie gregoriane dell’Alleluia e si sviluppò enormemente durante tutto il Medioevo nei diversi centri. Dopo la riforma del concilio di Trento ...
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IUBILUS (o Iubilatio)
È, nel canto liturgico latino, il melisma svolto sull'ultima a dell'Alleluia (v.). Nell'edizione vaticana del Graduale romano (Praef. de ritibus servandis in cantu Missae, n. IX) [...] sogliono aggiungere altri periodi chiamati sequenze (v.).
Il melisma del iubilus si svolge su motivo proprio, nei confronti con l'Alleluia ch'esso conclude e corona, e si delinea in una melodia organizzata e compiuta.
Bibl.: P. Wagner, Ursprung und ...
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alleluiare
Pg XXX 15 i beati... / surgeran... di sua caverna, la revestita voce alleluiando: " Alleluiando, idest cum gaudio cantando ‛ alleluia '... Et dicit la voce rivestita, scilicet a corpore, quasi [...] per la varietà delle lezioni. Nell'edizione del'21 si legge la revestita carne alleluiando: alcuni danno al verbo valore transitivo, e spiegano: " glorificando con alleluia il riacquisto del corpo " (Casini-Barbi; così anche Torraca e Mattalia); per ...
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SALIMBENE da Parma
Ferdinando Bernini
Figlio di Guido, nacque a Parma il 9 ottobre 1221 dalla famiglia Adam, che apparteneva alla piccola nobiltà. L'ambiente cittadino vibrava ancora della predicazione [...] madre, che più tardi entrò nell'ordine di S. Chiara, al quale appartenne anche una nipote. Assisté ragazzo al famoso Alleluia del 1233, che dovette restar indelebilmente impresso nell'anima sua. Il 4 febbraio 1238 entrò nell'ordine dei minori, come ...
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ALESSIO Falconeri, santo
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Nato intorno al 1200 dalla nota famiglia fiorentina dei Falconieri, si diede alla mercatura.
Iscrittosi con altri sei amici alla società della Vergine, nota anche come "dei [...] domenicana, si ritirò, dopo aver dato i suoi beni ai poveri nel fervore del gran movimento religioso del 1233 detto "l'Alleluia", sul monte Senario, a condurvi vita eremitica. Indotto, verso il 1240, dal vescovo di Firenze, Ardingo, a darsi con i ...
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SETTUAGESIMA
Nicola Turchi
. È la prima delle tre domeniche di preparazione al digiuno quaresimale (v. quaresima) introdotta dai Greci e imitata dai Latini, forse dallo stesso San Gregorio Magno, certo [...] già in uso nel sec. VII. La stazione si faceva a San Lorenzo fuori le mura. Poiché da questo giorno incomincia l'epoca di penitenza, i paramenti sono violacei, è escluso dall'officiatura il canto del Gloria e l'Alleluia. ...
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. È l'inno più celebre della chiesa bizantina, così chiamato (ἀκάθιστος "non seduto"), perché, come il Tedeum della chiesa latina, deve recitarsi in piedi. Consta di un proemio, nel quale Costantinopoli [...] da ogni sorta di pericoli; e di 24 stanze (οἶκοι), ordinate alfabeticamente, terminanti alternatamente col ritornello ἀλληλούια (alleluia) e con tredici salutazioni (χαιρετισμοί), di cui l'ultima suona: χαῖρε, νύμϕη ἀνύμϕευτε (Salve, sposa non ...
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Nelle liturgie cristiane occidentali, periodo penitenziale di 40 giorni in preparazione della Pasqua; nel rito romano (l’uso risale almeno al 4° sec.) comincia il mercoledì delle ceneri e si prolunga [...] della Messa vespertina In cena Domini, con la quale si entra nel cosiddetto triduo pasquale. Nella liturgia si omettono i segni di gioia (gloria e alleluia); il colore liturgico è il viola; l’altare non è ornato di fiori e non si suona l’organo. ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
alleluiare
v. intr. [der. di alleluia], poet. ant. – Cantare l’alleluia: La revestita voce alleluiando (Dante), verso interpretato come costruzione assoluta: «mentre la voce riacquistata (dai beati risorti) canterà alleluia»; ma sia la lezione...