I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] (solo in talune zone) o buonasera; riguardo a (b), e in conformità con la scelta del pronome allocutivo tu, voi o lei (➔ allocutivi, pronomi; cfr. Renzi 1995), tra buongiorno o ciao; quanto a (c), tra buondì, arrivederci, di nuovo; rispetto ...
Leggi Tutto
PATECCHIO, Gerardo
Luca Morlino
PATECCHIO, Gerardo. – Nacque a Cremona nella prima metà del XIII secolo.
Il suo nome, compreso tra i testimoni e garanti del rinnovato patto di alleanza ghibellina tra [...] ’io poetico attraverso l’aggettivo «Noioso» (nel senso di ‘annoiato’), che viene ripreso dal suo interlocutore come epiteto allocutivo esordiale in entrambe le risposte, sia per la dichiarazione programmatica «canto de noio», che rimanda alla forma e ...
Leggi Tutto
tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] Voi che 'ntendendo 59 ti priego che ti riconforte) più che come complemento di termine (V 52 ti piace). Di tu si noti l'uso allocutivo al v. 40 Tu non se' morta, ma se' ismarrita, / anima nostra, e III Amor che ne la mente 77 Tu sai che... (cfr. Pd ...
Leggi Tutto
voi (vo'; vui; voialtri)
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale v. ricorre 35 volte nella Vita Nuova, 65 nelle Rime (17 nelle Rime dubbie), 34 nel Convivio e 116 nella Commedia. Al sicilianismo ‛ [...] due. In Pg XXIV 133 e 139, e XXVIII 76, v. è riferito a D., Virgilio e Stazio.
3.2. Manca nella Commedia l'uso allocutivo di v. riferito alle ‛ donne ', che ricorre 13 volte nella Vita Nuova: in XIX 4 2 Donne ch'avete intelletto d'amore, / i' vo' con ...
Leggi Tutto
Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] > stavolta), comune nel parlato, è raramente indicata con apostrofo nello scritto e lo stesso vale per gli ipocorismi di allocutivo (Eli’, ma’, pa’ scritti senza apostrofo o accentati).
Un caso notevole è quello di po’, il cui apostrofo è spesso ...
Leggi Tutto
Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] lega tra loro i partecipanti alla comunicazione. In italiano essa si manifesta, per es., attraverso l’impiego del pronome allocutivo tu che si oppone alle forme Lei, Ella, Voi, Loro (le quali presentano importanti differenze regionali e di registro ...
Leggi Tutto
Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] la categoria di persona va a incrociarsi con quelle di genere e di numero, l’italiano mostra pienamente il fenomeno nei suoi due allocutivi di cortesia principali, l’uno marcato oggi in diatopia (il voi), l’altro di uso comune (il lei). Vi è poi l ...
Leggi Tutto
L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...]
b. tu e Maria venite con noi?
c. tu ed io siamo ottimi nuotatori
Allo stesso modo, la presenza del pronome allocutivo lei (➔ cortesia, linguaggio della) con un pluralità di altri soggetti comporta l’accordo alla seconda plurale (la terza plurale è ...
Leggi Tutto
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] & Cardinaletti 1995, pp. 225-257 e 545-550.
D’Achille Paolo (1995), A Paolo, e falla finita! Una nota sull’a allocutivo nel romanesco e nell’“italiano de Roma”, «Contributi di filologia dell’Italia mediana» 9, pp. 251-267 (rist. con una nota di ...
Leggi Tutto
«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] fumetto ancora in anni a noi vicini (➔ doppiaggio e lingua). Basti pensare all’estensione dell’uso del voi quale allocutivo di cortesia, o a espressioni come dannazione!:
Dannazione! Speriamo che non sia successo nulla ... Quando la comunicazione si ...
Leggi Tutto
allocutivo
agg. [der. del lat. allŏqui, part. pass. allocutus; v. allocuzione]. – Che si riferisce all’allocuzione; in linguistica, pronomi a., i pronomi con i quali ci si rivolge direttamente al destinatario del messaggio: possono indicare...
voi
vói (ant. e poet. vui) pron. pers. pl. [lat. vōs]. – È il pronome di seconda persona plurale, usato cioè dalla persona che parla quando si riferisce ad altre persone realmente o idealmente presenti; si adopera sia come soggetto o come...