Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] di un segno grafico diacritico in forma di virgoletta alta (’) che l’ortografia italiana normalmente usa per indicare la parola apostrofo come lemma, benché essa compaia nel corpo di molte definizioni nella grafia di termini come co’, i’, da’, e’. La ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] in (5) (Cerruti 2003): su un mezzo pubblico a Torino un’anziana signora, sollecitata dalla sua interlocutrice, ripete a voce più alta e in italiano quanto ha detto prima in piemontese, forse a causa della presenza di un giovane estraneo seduto al suo ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] divulgazione, linguaggio della), anch’esse improntate all’alta presenza di locuzioni e termini stranieri, perlopiù angloamericani ’opera dei «filosofi-economisti e riformatori» (secondo la definizione di Folena 1983: 39, tra i quali Ferdinando Galiani ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] secondo cui questo fenomeno si delimita, va precisato che la definizione qui proposta è una delle possibili, e non l’unica (sopra accennata) delle categorie cui appartengono, l’alta multifunzionalità, la sensibilità e dipendenza dal contesto, l ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] tra le lingue romanze (Cerbasi 1997; Simone & Cerbasi 2000). Lo spagnolo, per es., le utilizza solo per la soluzione di alta forza causativa (non per caso in spagnolo il verbo della prima frase è mandar «ordinare»):
(18) he mandado construir un ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] 6, 24-25).
La trattatistica del medioevo riceve la definizione classica conservando le relazioni che definiscono la metonimia e la sua Così, per esemplificare, il verbo tagliare può produrre alta variabilità metonimica a seconda dei contesti:
(1) a. ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] metà sono francesismi e circa un terzo anglicismi. Tuttavia, se ci si limita a quei 4000-5000 lemmi che costituiscono il lessico di alta frequenza, si nota che le parole straniere si riducono a meno dell’1%, con una ventina di anglicismi (fra cui bar ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] ] e [o] se precedute da vocale accentata bassa o medio bassa, e in [i] e se precedute da vocale tonica alta o medio alta:
[a ˈkrɛdo] essi credono ~ [a ˈrumpu] essi rompono
[ˈkɑtlo] compralo ~ [ˈpurtlu] portalo
[ˈdame] dammi ~ [ˈmusmi] mostrami
Infine ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] un ripopolamento quattrocentesco) e quello di Sillano nell’alta Garfagnana (➔ minoranze linguistiche).
Se l’originalità di gallo-italiche di Sicilia, soprattutto per quanto riguarda la definizione dell’area d’origine.
La constatazione di Rohlfs (1988 ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] della vocale che segue la consonante sorda è più alta che nella sonora.
Dal punto di vista spettroacustico la lenizione è considerata un processo di indebolimento articolatorio, definizione che però non si addice alla sonorità / sonorizzazione ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...