L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] divulgazione, linguaggio della), anch’esse improntate all’alta presenza di locuzioni e termini stranieri, perlopiù angloamericani ’opera dei «filosofi-economisti e riformatori» (secondo la definizione di Folena 1983: 39, tra i quali Ferdinando Galiani ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] secondo cui questo fenomeno si delimita, va precisato che la definizione qui proposta è una delle possibili, e non l’unica (sopra accennata) delle categorie cui appartengono, l’alta multifunzionalità, la sensibilità e dipendenza dal contesto, l ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] tra le lingue romanze (Cerbasi 1997; Simone & Cerbasi 2000). Lo spagnolo, per es., le utilizza solo per la soluzione di alta forza causativa (non per caso in spagnolo il verbo della prima frase è mandar «ordinare»):
(18) he mandado construir un ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] 6, 24-25).
La trattatistica del medioevo riceve la definizione classica conservando le relazioni che definiscono la metonimia e la sua Così, per esemplificare, il verbo tagliare può produrre alta variabilità metonimica a seconda dei contesti:
(1) a. ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] metà sono francesismi e circa un terzo anglicismi. Tuttavia, se ci si limita a quei 4000-5000 lemmi che costituiscono il lessico di alta frequenza, si nota che le parole straniere si riducono a meno dell’1%, con una ventina di anglicismi (fra cui bar ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] ] e [o] se precedute da vocale accentata bassa o medio bassa, e in [i] e se precedute da vocale tonica alta o medio alta:
[a ˈkrɛdo] essi credono ~ [a ˈrumpu] essi rompono
[ˈkɑtlo] compralo ~ [ˈpurtlu] portalo
[ˈdame] dammi ~ [ˈmusmi] mostrami
Infine ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] un ripopolamento quattrocentesco) e quello di Sillano nell’alta Garfagnana (➔ minoranze linguistiche).
Se l’originalità di gallo-italiche di Sicilia, soprattutto per quanto riguarda la definizione dell’area d’origine.
La constatazione di Rohlfs (1988 ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] della vocale che segue la consonante sorda è più alta che nella sonora.
Dal punto di vista spettroacustico la lenizione è considerata un processo di indebolimento articolatorio, definizione che però non si addice alla sonorità / sonorizzazione ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] spettro di frequenza di una bilabiale e di una labiodentale, si nota nella prima una minor intensità del rumore ad alta frequenza (all’incirca oltre i 2000 Hz).
La caratteristica alternanza di occlusioni e aperture tipica delle vibranti si riscontra ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] ) è sintomo e insieme prodotto del processo di definizione degli assetti organizzativi della scienza moderna e delle correlative la loro resa in italiano comune (ipertermia → febbre alta).
Invece, nel caso di operazioni di divulgazione da scienze ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...