Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] l’allargamento della connotazione, come vino, che nello slang del Novecento non significa più un vino italiano (o spagnolo) di alta qualità, come quando fu preso a prestito, ma un vino italiano (o spagnolo) di bassa qualità, scritto e pronunciato, in ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] quello di altre città, è possibile distinguere tra una ➔ varietà alta, una media e una bassa; tuttavia esse formano qui un continuum una valutazione negativa, che si coglie sia nella definizione datane da Giuseppe Gioacchino Belli di «lingua abietta ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] in autori non toscani delle forme fossimo «fummo» e avressimo «avremmo», per di più localizzata in verbi di alta frequenza, è spia di un diffuso affioramento di usi linguistici spontanei che dovevano trovare sostegno nella varietà regionale della ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] equivalenti), che hanno varie strutture. Ad es.:
(a) preposizione (o preposizione articolata) + (aggettivo) + nome: a briglia sciolta, ad alta voce, in piena coscienza, a gambe levate, alla follia, a tarda sera, di buon mattino, di buon carattere, di ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] il confine tra le parlate risulta di più incerta definizione, in considerazione di fattori linguistici (la forte ê› (pece o pêce «pace»). Si registra nel complesso un’alta frequenza dell’➔apostrofo, utilizzato per (tentare di) segnalare i fenomeni di ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] indicare lo svolgimento di un’azione:
(5) E pur conven che l’alta umiltà mia
vad’a forza l’orgoglio vostro abbassando
(Guittone d’Arezzo, son di grammaticalizzazione, a causa di fattori quali l’alta frequenza, il significato generico, la tendenza ad ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] alla vocale).
Tutte queste distinzioni mostrano che la definizione di tratto prosodico è sfuggente: infatti anche la ˈpjano/ altopiano.
L’accento corrisponde spesso a una F0 più alta e a una durata e intensità maggiore della vocale che rappresenta ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] distanti da quelli della bassa Lombardia (20% per i maschi, 6-7% per le donne), ma sono abissalmente diversi da quelli dell’alta Lombardia (45-75% di alfabeti maschi, 10-20% di alfabete donne), mentre in tutte le città lombarde gli uomini firmano in ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] molti gli studi sperimentali e le indagini in merito alla discriminazione tra ➔ dittongo e ➔ iato, nonostante l’alta frequenza, nella fonotassi dell’italiano, delle sequenze vocaliche. Sul versante fonetico-acustico i principali lavori sono di Salza ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] le articolazioni stilistiche di una produzione particolarmente abbondante ed eterogenea, nella quale le distinzioni tra varietà alta, media e bassa, ognuna scritta e orale, si movimentano ulteriormente a seconda del livello diafasico (➔ variazione ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...