Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] volontà della corte pontificia e allo stesso Pio IX, di collegare ancora e rinnovatamente il trono e l’altare in unica rivendicazione politica e morale. La politica anticlericale liberale, le misure discriminanti degli ordini religiosi, l’arresto ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] benevolmente A., che rifiutò, però, di accettare il pallio dalle mani del sovrano. Venne allora deciso che lo avrebbe accettato dall'altare di San Pietro a Canterbury e che se lo sarebbe imposto da solo, come avvenne in forma solennissima il 6 giugno ...
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SILVESTRO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Il pontificato di S. si estende dal 31 gennaio del 314 al 31 dicembre del 335: questi i dati che si ricavano dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio episcoporum [...] costruzione delle chiese la metà dei possedimenti imperiali. L'ottavo giorno, deposte le vesti candide, Costantino si reca all'altare di s. Pietro confessando i suoi peccati, quindi, toltesi le vesti imperiali, traccia le fondamenta di una basilica e ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] 'inverno, accanto alla stufa comune; v'erano inoltre i libri liturgici, adoperati per il servizio divino, al loro posto sull'altare e nel coro o conservati in sacrestia, tra i quali si trovavano di solito i libri più preziosi per corredo illustrativo ...
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Pasquale II
Glauco Maria Cantarella
Si ignora tutto della famiglia e della nascita di Raniero, che potrebbe essere avvenuta in Romagna (a Bleda o a Galeata) e ascritta al 1053-1055. Monaco, giunse a [...] di S. Pietro. Il privilegio papale, di non agevole interpretazione, era pronto. In esso si deplorava che "i ministri dell'altare […] fossero divenuti ministri della corte, poiché hanno ricevuto dai re le città, i ducati, le marche, la monetazione, le ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] in Catalogna e di Hinton nel Somerset (fondata nel 1227), le sale capitolari prevedono anche la presenza di un altare; tra i più celebri è quello ricordato nella certosa digionese di Champmol, per il quale venne commissionato uno dei retabli ...
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BERARDO DI CASTAGNA (DI CASTACCA)
EEnrico Pispisa
Sulle origini e sulla casata di B., uno dei più fedeli e autorevoli collaboratori di Federico II dagli inizi dell'attività politica dello Svevo fino [...] dinanzi all'imperatore, all'arcivescovo Marino Filangieri e a Buonconsiglio, vescovo di Bitetto, consacrò e dotò l'altare principale. Successivamente seguì Federico che si trasferiva in Sicilia per sedare le rivolte scoppiate nell'anno precedente e ...
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NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] il papa stesso: tornato a Firenze nel 1061, infatti, N. morì il 27 luglio. Venne forse sepolto in S. Reparata, presso l'altare di S. Zenobi. Quando ci si domandi quale sia stato l'apporto personale del papa alla linea di riforma seguita nel corso di ...
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URBANO II, beato
Simonetta Cerrini
Di modesta famiglia di cavalieri, Eudes (Oddone, Oddo) nacque nella castellania di Châtillon (oggi Châtillon-sur-Marne) intorno al 1035 da un feudatario dei conti [...] , il cluniacense U. contribuì a rafforzare, in vari modi, l'"ecclesia cluniacensis" (nel 1095 consacrò di persona l'altare maggiore di Cluny III), d'altra parte vide ormai necessario riformare la struttura ecclesiastica diocesana tradizionale, e per ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] , come in un caso a Moissac, dei depositi di reliquie al loro interno, quasi si trattasse di veri e propri altari. Da qui la necessità che la decorazione componesse un insieme edificante, finalizzato al culto e alla meditazione. Questo risultato, che ...
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altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per lo più di pietra o marmo e di forma rettangolare,...
altarista
s. m. [dal lat. mediev. altarista] (pl. -i). – Sacerdote che, nelle chiese capitolari o canonicali, è addetto alla cura liturgica degli altari; nella Basilica Vaticana assiste i vescovi nella visita «ad limina apostolorum».