Ungaretti, Giuseppe
Silvia Zoppi Garampi
Una poesia che racconta la vita di un uomo
Ungaretti è stato uno dei massimi poeti italiani del Novecento. In una delle poesie composte mentre era al fronte [...] , che aveva un forno per il pane. Nel 1912 lascia l’Egitto per frequentare l’Università di Parigi, dove studia lettere. Qui incontra grandi e alle sconfitte, a impegnarsi per dare un alto significato a ogni azione, comunicando il valore della ...
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Tutankhamon
Sergio Parmentola
Un giovane faraone tutto d’oro
Faraone dell’antico Egitto, Tutankhamon fu il successore di Ekhnaton (14° secolo a.C.). Ripristinò la religione tradizionale del dio Amon [...] , tra cui preziosissimi gioielli, oggetti ornamentali ricchi di oro e gemme, armi, statue e mobili di alto valore artistico. Ciò dimostra la prosperità dell’Egitto di quel periodo. Il sarcofago era d’oro massiccio e pesava più di due quintali e le ...
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BONUCCI, Arturo
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Nacque a Roma il 19 apr. 1894 da Adolfo e da Livia Carlesimo. Studiò al liceo musicale di Bologna con F. Serato, diplomandosi in violoncello nel 1912 e terminando nello stesso tempo [...] di fama internazionale, il B. fu ammirato in Europa, in Egitto e nelle Americhe per il suo profondo sentimento d'arte e " delle nuove musiche italiane che tali complessi hanno promosso. Insegnante di alto valore, ebbe fra i suoi allievi L. Silva, M. ...
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'Abbas II Hilmi
‛Abbas II Hilmi
Ultimo khedivé d’Egitto (Alessandria d’Egitto 1874-Ginevra 1944). Figlio di Tawfiq, al quale successe nel 1892, subì il controllo dell’Alto commissario britannico, in [...] un periodo di grandi trasformazioni politiche e infrastrutturali (condominio anglo-egiziano del Sudan, diga di Assuan). L’Inghilterra lo depose all’inizio della Prima guerra mondiale, nominando sultano d’Egitto suo zio Husain Kamil. ...
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Menes
Secondo la tradizione, fu il primo sovrano dell’Alto e Basso Egitto e il fondatore della città di Menfi (ca. 3000 a.C.). Stando a Erodoto, per costruire la città M. deviò il corso del Nilo. Il [...] nome Narmer, riferito da documenti antichi – in partic., la tavola di Narmer – al sovrano che ha unificato l’Egitto, è da ricondurre allo stesso Menes. ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] 37 e il 30, compiute proprio mentre Ottaviano conquistava l'Egitto e sistemava l'Oriente. Ed è in questa atmosfera di accettata anche dalla cultura cristiana e fu il modello più alto per la poetica del Rinascimento. Il primo e decisivo tramite ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] e il neopitagorico Sozione. Giovane, si recò in Egitto, e al suo ritorno fu introdotto a Roma nell'ambiente della corte una delle più ricche personalità del mondo antico, e un alto rappresentante di quella spiritualità pagana che nei primi secoli del ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] che gli conferì il titolo di nāgīd ("principe") degli Ebrei d'Egitto.
Opere e pensiero
Tre sono le opere principali di M.: un scienza. Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Le sue opere ...
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Maresciallo inglese (Southwell, Nottinghamshire, 1861 - Londra 1936); ufficiale di cavalleria (1882), combatté prima nel Bechuanaland (1884-1885), poi nel Zululand (1888) e nella guerra angloboera (1899-1902); [...] di spedizione in Palestina, che condusse alla vittoria occupando Gaza, Giaffa e Gerusalemme (6, 17 nov. e 18 dic. 1917); batté ancora i Turchi nel settembre 1918 e occupò, nell'ottobre, Damasco e Aleppo. Fu poi (1919-25) alto commissario in Egitto. ...
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Abate; nato in Oriente, in un paese sull'Eufrate (m. nel 476 o 477), dopo una prigionia subìta durante un pellegrinaggio in Egitto, venne in Occidente; fermatosi in Alvernia, nella città poi chiamata Clermont, [...] vi eresse (473) un monastero accanto alla basilica di S. Ciriaco, detto comunemente Cyr, di cui fu anche abate. Invocato nell'alto Medioevo nella benedizione degli occhi. Festa, 16 (martirologio romano: 15) giugno. ...
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piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...
tasiano
taṡiano agg. e s. m. [dal nome della stazione preistorica di el-Tasa, nell’alto Egitto]. – Aspetto culturale del neolitico antico nell’alto Egitto, caratterizzato da asce cilindriche di pietra a forma di rullo.