FUSINATO, Guido
Giulia Caravale
Nacque a Castelfranco Veneto il 15 febbr. 1860 da Arnaldo e da Erminia Fuà. Laureatosi in giurisprudenza a Roma nel 1880, approfondì la sua preparazione culturale a Berlino, [...] 18 ott. 1912, fu oggetto, insieme con gli altri plenipotenziari, di aspre critiche da parte della stampa nazionalista Francesco d'Assisi, insieme con il lavoro Un cantastorie chioggiotto sugli usi e i costumi, ormai desueti, della città veneta e una ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Primo di questo nome, era figlio del princeps salernitano Guaiferio e di Landelaica, figlia di Landone (I), della consorteria gastaldale-comitale capuana. Pare di poter ragionevolmente [...] Corrado, conte di Lecco, aveva avuto, oltre Guaimario, altri due figli, Guaiferio e Guido.
Si riabilitava perciò IX-XI), ibid., p. 277; P. Cordasco, Gli usi cronologici nei documenti latini dell'Italia meridionale longobarda, ibid., p. ...
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FABRONI, Ignazio
Valeria Ronzani
Figlio di Atto di Lorenzo e di Anna Sozzifanti, probabilmente terzo figlio maschio di prole numerosa (cfr. gli alberi genealogici della famiglia Fabroni custoditi nel [...] febbr. 1664; la data pubblicata dal Guarnieri (1966), e ripresa da altri studiosi, va quindi posticipata di un anno (cfr. Arch. di Stato mano del dilettante, ma offrono interessanti informazioni sugli usi e costumi della vita di galera, sugli ...
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DE AMEZAGA, Carlo
Francesco Surdich
Figlio di Francesco e di Anna Formento, nacque a Genova l'11 giugno 1835 da una-famiglia proveniente dalla Spagna. Arruolatosi volontario come marinaio di quarta [...] preciso ed articolato, della loro storia, dei loro usi e costumi, delle loro credenze religiose, delle strutture istituzione di un ministero della Marina mercantile.
Fra gli altri suoi scritti si ricordano ancora: Viaggiodel "Rapido". Rapporti al ...
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GIAMPAOLI, Mario
Mauro Canali
Nacque a Bovolone, in provincia di Verona, il 26 apr. 1893 da Vittorio e Rachele Bernasconi. Frequentò sino al terzo anno della scuola tecnica senza conseguire il diploma, [...] il 26 e 27 luglio 1912, allorché venne sorpreso con altri giovani ad affiggere manifesti "pro Ettor e Giovannitti", due giovanile sindacalista milanese. Al convegno dell'Unione sindacale italiana (USI) a Parma, tenuto a metà settembre 1914, appoggiò ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, terzo di questo nome, figlio dell'omonimo doge, iniziò la sua partecipazione alla vita politica veneziana allorché venne inviato dal padre, [...] . 880). Oggetto di contestazione potevano anche diventare gli usi civici che gli abitanti delle lagune di Grado praticavano diciassette anni di governo. Di lui conosciamo oltre a Pietro, altri tre figli: Domenico, il già citato vescovo di Torcello, ...
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FELICE I, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo la breve notizia del Liber pontificalis (I, p. 158), F. era romano e figlio di un Costanzo. Fu vescovo di Roma dopo Dionigi, come attesta anche Eusebio (Historia [...] degli arcosoli Duchesne pensa piuttosto a una misura precauzionale per impedire usi profani delle tombe dei martiri o anche solo la loro trasformazione in loculi per deporvi altri corpi. Il Liber pontificalis attribuisce poi a F. due ordinazioni ...
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Pubblicistica
Claudia Villa
La tradizione aristocratica e dinastica, che già nel XII sec. aveva dimostrato di saper presentare considerevoli episodi di autocelebrazione, costruendosi un'immagine affidata [...] conservare e di studiare. Il suo modello appare condiviso da altri maestri di retorica come Nicola da Rocca, Terrisio di di questo tipo di propaganda può essere misurata anche negli usi e nelle repliche degli avversari. Un buon esempio della ...
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BRUGORA, Galeazzo
Susanna Peyronel
Nacque da Francesco, patrizio milanese, nella prima metà del sec. XVI. Addottoratosi in leggi, fu nominato uditore da Ferrante Gonzaga, governatore di Milano, e da [...] nel 1533 aveva donato a lui, al Taverna e ad alcuni altri funzionari avena per un valore di 88 lire. L'inchiesta stor. lomb., s.6, III (1926), pp. 430 ss.; F. Chabod, Usi ed abusi nell'amministrazione dello stato di Milano a mezzo il '500, in Studi ...
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Italia. Popolo, nazione, Stato
Domenico Fisichella
Sia «popolo» sia «nazione» sono parole che hanno origine latina. Si deve aggiungere che nel corso dei secoli entrambe hanno assunto significati diversi, [...] perché i commerci fanno emergere conoscenze reciproche ed esigono usi e norme in qualche modo accomunanti e condivise.
quel processo di formazione di élite con vocazione nazionale che in altri Paesi sono stati fattori forti di coesione tra i vertici ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....