GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] della scadenza del reggimento del capitanio e podestà AlviseMocenigo, si esibì con altri artisti di prestigio nella conti del Nord a Venezia nel 1782, Venezia 1914, p. 76; B. Brunelli, I teatri di Padova, Padova 1921, pp. 166, 181, 187, 191 s., 233, ...
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DIEDO, Antonio
Alessandro Bevilacqua
Nacque a Venezia il 15 nov. 1772 da Girolamo, senatore e magistrato della Repubblica, e da Alba Maria Priuli. Non ancora decenne, entrò nel collegio nobiliare presso [...] . Presidente, dopo il breve periodo di Almorò Alvise Barbaro, fu nominato nel 1808 Leopoldo Cicognara; di Venezia, I, Venezia 1855, pp. 104-109; L. Pizzo, in A. Diedo, Jacopo Quarenghi, Venezia 1866 (prefazione); F. Mocenigo, Della letteratura ...
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CIPPICO (Cepione), Coriolano
Marco Palma
Nacque a Traù in Dalmazia, quasi sicuramente nel 1425, da Pietro e Pellegrina Cega. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà e tradizionalmente fedele alla [...] e gradito al capitano generale Mocenigo. Il C. prese parte a tutti i principali episodi della spedizione, che storiche, ibid., t. V (1928), p. 290; G. Praga, Un poemetto di Alvise Cippico sulla guerra di Ferrara del 1482, ibid., t. X (1930), pp. 316 s ...
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Umanista e diplomatico veneziano (n. Venezia - m. ivi 1586). Tradusse in italiano le epistole di Cicerone a Marco Bruto (1556) e, nel 1558, stampò a Venezia, dopo averli tradotti, due dialoghi di Platone. [...] Austria, a Milano e a Mantova. Nel 1566 indirizzava ad AlviseMocenigo il De Legato libri duo in cui, rifacendosi alla feconda a buon diritto fra le opere più significative sull'argomento, cui la diplomazia dello stato moderno deve i suoi sviluppi. ...
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Architetto (Morcote, Lugano, 1630 circa - Venezia 1699). Attivo a Venezia, fece proprî gli insegnamenti di V. Scamozzi e B. Longhena, elaborandoli in una esuberanza decorativa che trova i suoi esiti più [...] nelle facciate di S. Maria del Giglio (1678-83) e della chiesa degli Scalzi (1683-89). Altre opere: monumento funebre di AlviseMocenigo (1654-55) in S. Lazzaro, di cui realizzò la facciata (dopo il 1673); scalone ovale dell'Ospedaletto di S. Maria ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] nel 1578 con Gian Alvise Soranzo di Francesco, nel 1568, con AlviseMocenigo di Pietro; Elisabetta p. XII n. 4; P. Sarpi, Lett. ai protestanti, a cura di M. D. Busnelli, I, Bari 1931, p. 114; Id., Scritti scelti, a cura di G. Da Pozzo, Torino 1968, ad ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] , a imprese veneziane, come il monumento per AlviseMocenigo nella basilica dei Ss. Giovanni e Paolo (1577 P. vicentino, Venezia 1762; O. Bertotti Scamozzi, Le fabbriche e i disegni di A. P., I-IV, Vicenza 1776-83; G. Biadego, Nuovi documenti sopra A. ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di AlviseMocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] permette "che suo fratello" (probabilmente quell'Alvise Dolfin provveditore alla Sanità che morrà di peste Köln 1953; III-IV, a cura di S. Steinherz, Wien 1903-14; V, a cura di I. P. Dengel, Wien-Leipzig 1926; VI, a cura di Id., Wien 1939; VII, a c ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] nella "regia casa" di Giovanni Corner Piscopia, il genero di Alvise Corner, avendo presso di sé l'Aretino) e più ancora a " - aggiungerà nel 1571 Lazzaro Mocenigo - "posto alla marina" adriatica. Sette, nel Ducato, i centri vescovili - e altrettante, ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] statue allegoriche.
Il secondo, quello del doge Pietro Mocenigo (morto nel 1476), provocò certamente, alla fine fu affidato dai procuratori della fabbrica - tra i quali specialmente eminente era Francesco d'Alvise Diedo, amico di Bembo e L. Foscarini ...
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giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...