Donati, Danilo
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico, nato a Luzzara (Reggio nell'Emilia) il 6 aprile 1926 e morto a Roma il 1° dicembre 2001. Ha portato nel cinema la sua fantasia di [...] all'estro di D., un periodo di splendore barocco, che si prolungò nelle visionarie rivisitazioni della provincia naif di Amarcord (1973), mentre in Il Casanova di Federico Fellini, il Settecento veneziano costituì l'occasione per una nuova avventura ...
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Nastro d'argento
Federica Pescatori
Premio cinematografico annuale istituito nel 1946 dall'allora neonato Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) con l'intento di promuovere [...] città (1952) di Luigi Zampa, per il 1952-53, a Il Vangelo secondo Matteo (1964) di Pier Paolo Pasolini, nel 1965, da Amarcord (1973) di Federico Fellini, nel 1974, a Storie di ordinaria follia (1981) di Marco Ferreri, nel 1982, da Caro diario (1993 ...
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Rota, Nino
Bruno Roberti
Compositore, nato a Milano il 3 dicembre 1911 e morto a Roma il 10 aprile 1979. L'apparente candore e la cristallina fluidità della sua musica racchiudono un nucleo più segreto [...] un'estenuata malinconia, con i ricordi sognati o le risatine infantili, nelle colonne sonore di I clowns (1970) o di Amarcord (1973). Il lavoro di R. per Luchino Visconti si sviluppò invece in rapporto alla raffinata cultura letterario-musicale del ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] di far ricostruire quasi per intero, come in La dolce vita (1960), un'altra via Veneto o addirittura il mare, come in Amarcord (1973) e in E la nave va (1983); mentre si potrebbe parlare di una categoria (anomala) di 'falsa ricchezza' per il Roberto ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] per le riprese. Ma ciò che percepiamo è la forza della fiction. Fin dalla partenza caotica e trionfale, qui come altrove (come in Amarcord, con il Rex su un mare di plastica, come il mare di plastica di E la nave va) siamo pronti a credere: a ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] di una donna (1982); mentre dalla calda sintonia con l'universo del corregionale Fellini è scaturito il soffuso, pastoso lirismo di Amarcord (1973), Oscar per il miglior film straniero, e di E la nave va (1983). Sempre nel 1983, Guerra ha firmato ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] sembrava l'unico a credere nell'avvenire di C.: non solo vi girò tra gli anni Settanta e Ottanta tutti i suoi film, da Amarcord (1973) a E la nave va (1983), ma con Intervista le dedicò un ultimo e malinconico omaggio.Nel 1983 giunse a scadenza il ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] dalla ricerca filologica per la ricostruzione dei c. originali), Roma (1972, con la celebre 'sfilata' dei c. ecclesiastici), Amarcord (1973) e Il Casanova di Federico Fellini (1976). E inoltre per La grande guerra (1959) di Monicelli, per Vanina ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] programmi storico-didattici per la televisione; da L. Visconti (Morte a Venezia, 1971) a F. Fellini (Amarcord, 1973), ad Antonioni (Professione: reporter, 1975), mentre giungevano a maturità espressiva, sulla scia delle utopie liberatorie ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] ), il precedente film di Fellini che aveva turbato i sonni dei censori; oppure allo straripante corpo della tabaccaia di Amarcord (1973), che schiaccia con il suo peso (reale e metaforico) il fragile corpo del protagonista ancora adolescente.
c) Il ...
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amarcord
s. m. [voce romagn., propr. «io mi ricordo», dal titolo dell’omonimo film del 1973 di F. Fellini]. – Ricordo, rievocazione nostalgica del passato: quando ci siamo rivisti abbiamo fatto un lungo amarcord.
gadgetteria
(gadgeteria), s. f. (iron.) Assortimento di gadget, di piccoli oggetti curiosi e inutili. ◆ Un classico della gadgeteria comunista: il cipollone con falce e martello (Corriere della sera, 19 marzo 1999, p. 7, In primo piano) •...