Nato a Venezia da nobile famiglia (sua madre era una Cornaro) nel 1652, partecipò giovanissimo, come governatore di una galea, alla guerra di Candia. Nel 1671 accompagnò lo zio Marco, che si recava ad Aleppo a prender possesso dell'ufficio di console, per un viaggio d'istruzione in Oriente. Trattenuto ad Aleppo sino alla fine del 1672, ne partì al principio dell'anno seguente, insieme con un missionario ...
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Nato in Milano da Francesco e Angela Rossi il 18 marzo 1848 e battezzato nella parrocchia di S. Gottardo col nome di Guerrino. Studiò lettere nel Seminario di San Pietro Martire, presso Barlassina, filosofia in quello di Monza e teologia nel seminario diocesano di Milano. Fu ordinato sacerdote nel duomo di Milano il 20 settembre 1870.
Insieme con gli studî letterarî coltivò la musica e il canto e sotto ...
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LEVATI, Ambrogio
Egidio Bellorini
Erudito, nato a Biassono (Milano) il 20 febbraio 1790, morto a Pavia il 6 luglio 1841. Fu sacerdote e insegnò nei licei di Milano e di Bergamo, poi latino e greco nell'università [...] di Pavia. Ebbe memoria e attività meravigliose, che gli permisero di comporre un gran numero di opere rapidamente, se non sempre in modo da evitare giuste critiche.
La sua opera più notevole è il Saggio ...
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NAVA, Ambrogio
Paolo Mezzanotte
Architetto, pittore e scrittore d'arte, nato a Milano nel 1791, morto ivi nel 1862. Iniziato alle arti del disegno dal marchese Cagnola, di cui sposò poi la vedova, continuò [...] la costruzione della Rotonda d'Inverigo da lui lasciata incompiuta ed eseguì varî edifici religiosi, fra cui l'oratorio di Tregasio e la parrocchiale di Romanò di Brianza, improntati a un tardo stile neoclassico, ...
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MANGIAGALLI, Ambrogio
Egidio Bellorini
Letterato, nato a Peschiera Borromeo presso Milano il 7 dicembre 1787; fu notaio, amico del Pellico e del Grossi; morì a Milano il 24 ottobre 1867.
Da giovane [...] pubblicò degli Idillii a imitazione del Gessner, e dei Sermoni che risentono del Parini, e tra questi uno su Le virtù domestiche; s'accostò poi ai romantici, e nel 1825 contrappose al sermone Sulla mitologia ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] ai Milanesi in una battaglia del 1339. Il più antico monumento che lo rappresenti con il flagello è una scultura in Sant'Ambrogio di Milano, del sec. XIII.
Ediz.: La prima edizione critica fu quella dei benedettini di S. Mauro, S. Ambrosii Opera, ad ...
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Seguace dapprima della gnosi Valentiniana, incontrò (circa il 212) nel Didaskaleion di Alessandria, Origene, che lo ricondusse all'ortodossia e l'ebbe seguace fedele. Per suo consiglio Origene mise in iscritto il proprio insegnamento e confutò Celso (249). A. corresse la lettera a Giulio Africano sull'autenticità della storia di Susanna; a lui Origene dedicò, oltre al Contra Celsum, il Commento a Giovanni, ...
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SPANNOCCHI, Ambrogio
Guido De Blasi
– Nacque a Siena tra il 1415 e il 1420 da Nanni di Ambrogio, mercante, esponente di una famiglia originaria del vicino borgo di Spannocchia e impiantata nella città [...] diresse la sede napoletana del banco nel 1465, e i Chigi, con il giovane Agostino che fece pratica con i figli di Ambrogio a Roma (Morandi, 1978, p. 104).
Dal 1464 iniziò a interessarsi del commercio dell’allume, le cui miniere erano state scoperte ...
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BAROCCI, Ambrogio
Anna Maria Matteucci
Nacque a Milano da Antonio; detto Ambrogio da Milano o Ambrogio da Urbino, a seconda si consideri la città della sua nascita o la patria adottiva, fu architetto [...] intervenuto l'Artista.
Sebbene non tutti i critici siano concordi, molto probabilmente è da identificare con il B. quell'Ambrogio da Milano che firmò nel 1475 il monumento sepolcrale del vescovo Lorenzo Roverella nella chiesa di S. Giorgio di Ferrara ...
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QUISTELLI, Ambrogio
Vincenzo Lavenia
QUISTELLI (Quistellio), Ambrogio. – Non si hanno notizie sulla nascita, ma è probabile che essa si collochi prima del 1490, nella signoria di Mirandola, dove è attestata [...] condanna per eresia e dell’espulsione di frate Giulio Della Rovere, e soprattutto della fuga Oltralpe di Mainardi (1540-42). Ambrogio (che ebbe licenza di ritenere e di leggere i libri proibiti: Hieronymi Seripando, 1982-1996, I, p. 170, 16 novembre ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...
ambrosino
ambroṡino (o ambrogino) s. m. [dal nome di sant’Ambrogio]. – Moneta del comune di Milano, con l’effigie di sant’Ambrogio, patrono della città, coniata dalla metà del sec. 13° alla metà del sec. 14°, d’argento (l’a. piccolo, l’a....