Filosofo accademico (1º sec. d. C.), maestro di Plutarco ad Atene e noto solo attraverso le opere di quest'ultimo: il suo platonismo ebbe un'intonazione mistico-religiosa. ...
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Filosofo, iniziatore del neoplatonismo, vissuto in Alessandria tra il 175 e il 242 d. C. In gioventù per vivere trasportava sacchi (donde il soprannome Σακκᾶς "facchino"); più tardi insegnò filosofia ed ebbe numerosi discepoli tra cui Plotino, Origene (da non confondere con l'Origene cristiano), Erennio e Cassio Longino. Non avendo scritto nulla, è difficile sulla base di testimonianze esterne, soprattutto ...
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Filosofo (seconda metà 6º sec. d. C.), figlio di Ermia e di Edesia e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina. È noto come espositore di testi platonici e aristotelici e come matematico e astronomo. Difese Platone e i pitagorici dalle obiezioni aristoteliche alle teorie delle idee e dei numeri; affermò l'eternità del mondo; combatté il manicheismo e il fatalismo ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), scolaro di Ammonio. Nel suo commentario dei libri I-VII della Metafisica di Aristotele sono spesso trascritti brani di Alessandro di Afrodisiade. ...
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Filosofo neoplatonico (3º sec. d. C.), discepolo di Ammonio Sacca. Gli fu attribuito uno scritto intitolato Introduzione alla metafisica, che è forse di epoca posteriore. Secondo Porfirio, si sarebbe impegnato [...] con i condiscepoli Plotino e Origene a tenere segrete le dottrine del maestro; ma, non avendo mantenuto l'impegno, se ne ritennero sciolti anche gli altri due ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 3º d. C.), discepolo di Ammonio Sacca. L'ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l'O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K. O. Weber [...] (1927). Trattando del rapporto fra il Dio supremo e il Demiurgo nell'opera ῎Οτι μόνος ποιητὴς ὁ βασιλεύς ("Che il solo facitore è il re"), egli, contro la tendenza a moltiplicare le ipostasi divine (suprema ...
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Filosofo e teologo greco (n. Alessandria - m. 567 circa). Discepolo del neoplatonico Ammonio, commentatore di Aristotele. Nel De aeternitate mundi ripropone le dottrine svolte da Proclo nella polemica [...] contro i cristiani. Giovanni di Damasco ci ha conservato frammenti della sua opera Διαιτητής di orientamento monofisita e triteista (dove nega unità di natura alle tre persone divine). Sembra che, per ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), della scuola di Alessandria. Fu scolaro di Ammonio, figlio di Ermia, ed ebbe per discepoli Elia e Davide, anch'essi, come lui, noti come commentatori. Di O. restano [...] una vita di Platone e commentarî all'Alcibiade primo, al Filebo, al Fedone, al Gorgia ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), nato in Cilicia. Fu scolaro, ad Alessandria, di Ammonio figlio di Ermia, e poi, ad Atene, di Damascio. Chiusa per il decreto di Giustiniano (529) la scuola filosofica [...] di Atene, S. accettò di recarsi presso il re di Persia (531 o 532), donde però ritornò presto in Grecia, dove, non potendo più esercitare attività didattica, si dedicò a una vasta opera di commento, soprattutto ...
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Scuola filosofica del 2°-3° sec. d.C., che rappresenta la prima fase della scuola neoplatonica e ha come suoi massimi rappresentanti Ammonio Sacca (che la iniziò ad Alessandria), il suo discepolo Plotino [...] (che la continuò a Roma, dove insegnò per 26 anni) e Porfirio, discepolo di quest’ultimo ...
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ammonio
ammònio s. m. [tratto da ammoniaca]. – In chimica, ione monovalente positivo (NH4+) che deriva dall’ammoniaca; si comporta come un metallo alcalino, formando un gran numero di sali, tutti di grande importanza pratica, tra i quali:...
ammonico
ammònico agg. [der. di ammonio] (pl. m. -ci). – In chimica, relativo all’ammonio: radicale a., lo ione ammonio NH4+; composto a., quello in cui, come cationi, sono presenti radicali ammonici; cloruro a. (NH4Cl); solfato a., ecc. Di...