ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] di romanzo pastorale, e nella Fiammetta seppe ridurre, pur con fatica, tutta una storia d'amore nel chiuso di un'anima addolorata. L'altȧ visione lirica della Vita nuova dantesca rimane all'orizzonte di quest'arte narrativa del Boccaccio, curiosa di ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] (1963, primo episodio del film omonimo), Comizi d'amore (1965), Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo e ha fatto sì che la sua costitutiva libertà di visione, svincolata da obblighi narrativi, sia stata irreggimentata dal sistema ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] Le scene del secondo atto, nelle quali culmina il dramma d'amore di Lucietta e Titta Nane, sono forse le più originali e più vi era di meccanico, di grottesco, di assurdo sparisce nella visione sincera della vita. Egli ha per primo in Italia in modo ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] alla Rivoluzione. Ha un'unità come può averla la parte amorosa del canzoniere petrarchesco, e in questo senso potrebbe dirsi che morale, rappresentava in varie guise l'aspetto negativo della sua visione dell'umanità, in lui prevaleme dopo il 1789. Al ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] ragione della sua tristezza. E Sincero narra d'un infelice suo amore per il quale ha lasciato Napoli ed è venuto in volontario 3). Anche il tenero affetto per Cassandra Marchese gli desta la visione dell'ora suprema; e di morte gli parlano - con voce ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] di A. v. Platen (1796-1835), con il suo ritorno al culto della forma e al gusto figurativo nella visione poetica, con il suo amor del risalto plastico delle immagini, con la sua volontarietà e lucidità di pensiero fu la più spiccata espressione -; ma ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] , nei jugements d'amour, nei poemi allegorici, si attiene alla visione e ai concetti del Roman de la Rose: egli fu considerato il sec. XIV.
Le corti feudali protessero e premiarono la poesia d'amore; più d'un gentiluomo e d'un principe vi si provò, ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] cantarli e in qualunque occasione. Prevalgono fra questi i canti d'amore, di rado sentimentali, più spesso sboccati; ballate (per es., di viaggi, o che, con un poema drammatico e visione biblica, assurga a poesia della speranza e della riscossa - ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] che abbelliscono Noto - che offre una visione completa di architetture di quel secolo - (corr. mina), ma non mai, ad es., donzèlla: ella; si hanno rime come scusa: amorosa (-usa), ma non mai, ad es., un ū potrebbe rimare con ŭ. Nel compon. Già ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] apparizione della sua prima raccolta di versi: Gli amori di Himfy-Amore doloroso (1801), nata al tempo della sua prigionia pieno di poesia che esprime con sublime evidenza la visione ungherese (Maggiolata, l'Allodola). Lontani da correnti monachesi ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...