PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] di «minori Rêveries d’un promeneur solitaire» (Fubini, 1959, p. CV), le Prose fungono da «complemento e ideale amplificazione descrittiva, riflessiva e digressiva delle Poesie» (Ferraris, 1990, risvolto di copertina), e meglio di queste esprimono il ...
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GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] , insidiata da un moralismo che annacquava e negava le eventuali premesse provocatorie. Nella ricerca del paradosso e dell'amplificazione l'insofferenza e l'irriverenza si risolvono così nel loro opposto, senza attingere a quel "sentimento del ...
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DALLA BRIGA (Della Briga), Melchiorre
Ugo Baldini
Nacque a Cesena (Forli) il 1° ott. 1686. Mancano notizie sia sulla famiglia sia sulle vicende della sua vita fino al 30 ott. 1701, quando entrò come [...] dell'astronoMia, e provano che la caratterizzazione antiscientifica del suo insegnamento offerta dal Grandi nella Diacrisis era un'amplificazione polemica. La corrispondenza del D. coi confratelli in Cina è da considerare perduta, a parte l'estratto ...
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FULLONE, Pietro
Rosario Contarino
Nacque a Palermo agli inizi del sec. XVII, forse nel sestiere del Capo. Non si conoscono i nomi dei genitori, né sicuramente verificabili sono i particolari della sua [...] funerario del tempo e la tendenza barocca a trasformare la morte in pompa si traducono in una ricerca dell'amplificazione e nella conseguente apoteosi del personaggio mediante la dilatazione del cordoglio a tutti gli aspetti della natura e della ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] a Lorenzo de' Medici. Gli aspetti più rilevanti della traduzione consistono nella cura dell'elemento prosodico, nell'amplificazione epica di alcune parti del poemetto, nel prevalente uso di traslitterare gli ittionimi greci.
La traduzione del L ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] rimas, prosas y versos"), di derivazione ovidiana, e La Circe (1624, anch'essa corredata da altre rime e prose), amplificazione involuta dell'episodio omerico. . Ma neanche in esse si osserva quella misura e quella coerenza di tono che siamo soliti ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] del discorso presente alla coscienza, con l’effetto di rendere il beneficiario onnipresente, sono la ripetizione, l’amplificazione, la sinonimia, il discorso indiretto (nel quale rientra anche la prosopopea). Le figure della scelta, che vogliono ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] di Alfonso, e quella del 1452-53 con le vittoriose imprese di Fogliano e di Vada contro Ferdinando. La retorica amplificazione e la trasfigurazione fantastica sono realizzate da B. con tutti gli accorgimenti e gli ingredienti e mezzi esornativi della ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] partivano 4 come ruscelli" due serie di sette raggi contenenti ognuna luoghi opposti all'altra. Ma i toni di più abile amplificazione il C. raggiungeva commentando un suo sonetto per la successione di Ercole II ("Sparse d'or l'arenose ambedue corna ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] sensi e il mio core". Ma più di frequente l'arbitrio del traduttore è da ravvisarsi nel procedimento di smodata amplificazione che tende, se non ad inventare e ad interpolare, almeno a esplicitare i sottintesi del modello, di solito banalizzando (il ...
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amplificazione
amplificazióne s. f. [dal lat. amplificatio -onis]. – 1. Ingrandimento, accrescimento: per l’a. della sua gloria (Guicciardini); le scene del collegio sono una a. di un capitolo d’un romanzo (Scarfoglio). 2. Con sign. più particolari:...
amplificativo
agg. [der. di amplificare]. – Che tende ad amplificare, spec. come artificio retorico (v. amplificazione): parlare con termini amplificativi.