Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] cognome che diverrà stabile, resta libera la scelta del nome che risponde a diverse motivazioni.
Tra la fine del XII e l’inizio del XIV Studi di antroponimia fiorentina. Il Libro di Montaperti (an. 1260), Göteborg, Elanders Boktryckeri aktiebolag.
De ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ], avuto, e non [aˈwuto], [aˈuto]). Sono anche assenti dallo standard le vocali paragogiche (in genere, una e) aggiunte alla fine della parola per evitare la terminazione consonantica o l’ossitonia ([film] film, e non [ˈfilme]; [anˈdɔ], andò, e non ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] [ʧɛ] inanalizzato) con funzione di predicato di possesso:
(2) a. italiano L2 in Italia: [non hai fratelli e sorelle?] sì sì a vederlo (tutti) insieme».
Arends, Jacques, Muysken, Pieter & Smith, Norval (a cura di) (1994), Pidgins and Creoles. An ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] papa/ papa ~ /paˈpa/ papà
/ˈankora/ àncora nome ~ /anˈkora/ ancòra avverbio
/ˈabitino/ àbitino ~ /abiˈtino/ abitìno
Nelle (che con la radice forma il tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che varia ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] conservatori, per es., quelli della Val Cenischia. Il fenomeno è ancora presente in aree della Valle d’Aosta e a Faeto e Celle ([ʧanˈta] opposto a [mənˈʤijə]). Nei dialetti della Valle dell’Orco, ma non solo, si sono conservate certe consonanti in ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] Word» 15, 1959, pp. 325-340).
Fishman, Joshua A. (1975), La sociologia del linguaggio, saggio introduttivo di A.M. Mioni, Roma, Officina (ed. orig. The sociology of language. An interdisciplinary social science approach to language in society, Rowley ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] Clarendon Press, pp. 145-160.
Greenbaum, Sidney (1970), Verb-intesifier collocations in English. An experimental approach, The Hague - Paris, Mouton.
Halliday, Michael A.K. & Hasan, Ruqaiya (1976), Cohesion in English, London - New York, Longman ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] diagnostico al realizzarsi simultaneo, che si ha appunto in (4) rispetto a (3), di apocope nelle forme verbali e della scelta della forma Mouton de Gruyter, vol. 3º/1 (Sociolinguistics. An international handbook of the science of language and society ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] A. Rossi, Lettere da una tarantata, Bari, De Donato, pp. 43-75.
Finegan, Edward & Biber, Douglas (1994), Register and Social Dialect Variation: an Integrated Approach, in Iid. (edited by), Sociolinguistic perspectives on register, Oxford, Oxford ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] un campano, ma anche di un palermitano rispetto a un catanese o un agrigentino. Ad es., l’italiano di area agrigentina ha una sonorizzazione delle occlusive sorde postnasali (an[k]e > an[g]e), che è assente nel palermitano. Nella Sicilia orientale ...
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a-2
a-2 (davanti a vocale an-) [dal gr. ἀ-, ἀν-, con lo stesso etimo e valore del lat. in-; cfr. gr. ἄ-σοϕος, lat. in-doctus]. – Primo elemento (detto alfa privativo, o anche, meno spesso, a- privativo, a- negativo) di composti greci o formati...