MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] . Nel maggio 1549, in una lettera a Bullinger, per la prima volta il M. accusò Renato di essere la guida degli anabattisti. In quell'anno fu accusato presso lo stesso Bullinger da parte del filoluterano Baldassarre Altieri di trascurare la Chiesa di ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] di Ferdinando, Paolo Ricci, sospettato di eresia, gli uffici che sollecitava. Nel 1540 furono deportati a Trieste centotrenta anabattisti condannati alle galere. Dopo che il B. si era interessato personalmente delle loro vicende, riuscì loro, a quel ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] ricostruzione della Chiesa evangelica in Sassonia L. si distaccava sia dalle tendenze teocratiche di Zwingli sia dal settarismo degli anabattisti, finendo però con l’attenuare la distinzione fra Chiesa e Stato e con l’attribuire di fatto al principe ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] . Non ebbe modo di conversare con lui direttamente, ma conobbe invece un giovane gentiluomo, anch'egli "sedotto dagl'anabattisti", cui tenne un sermone alla presenza di tutti, rimproverandolo aspramente per la sua apostasia. Il gesuita tornò l ...
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setta
Paolo Ricca
Un gruppo che si separa dalla comunità
Viene chiamato setta un gruppo relativamente ristretto di persone che si aggregano volontariamente e di solito assumono, da una posizione minoritaria, [...] Jan Hus in Boemia e i loro seguaci.
Dalla Riforma all’età contemporanea
Nel Cinquecento venivano considerati settari gli anabattisti, i mennoniti, gli hutteriti e in generale gli adepti della Riforma radicale. Nel Seicento pullulavano le sette fra i ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] i cristiani dovessero obbedire a essi, secondo l’insegnamento di Paolo. Altri gruppi protestanti più radicali, come gli anabattisti, contestarono invece non solo l’autorità della Chiesa ma anche quella dei sovrani terreni, e cercarono di realizzare ...
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BESOZZI, Antonio Mario
Johnn A. Tedeschi
Nacque da una famiglia patrizia milanese, probabilmente nei primi anni del sec. XVI. Solo tre dati sono accertabili nella sua biografia fino alla metà del secolo: [...] non fosse del tutto retta. Una delle maggiori preoccupazioni del B. fu la difesa dei suoi concittadini dall'accusa di anabattismo; con una calda lettera di raccomandazione per Bullinger da Mainardo (fine di maggio del 1554) egli si presentò a Zurigo ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] alla nobiltà cristiana della nazione tedesca e La cattività babilonese della Chiesa, 1520), ma anche con altri avversari: gli anabattisti con la loro idea di una Chiesa santa, separata dal mondo corrotto e perduto (Contro i profeti celesti, 1525 ...
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BRIGANTINO, Giuliano
Victor Ivo Comparato
Più noto sotto il nome di Giuliano da Colle, agostiniano, nacque a Colle di Val d'Elsa nei primi anni del sec. XVI. Entrò nell'Ordine agostiniano, in data imprecisabile, [...] delle tesi luterane sulla giustificazione per fede, quanto per una analogia con l'impostazione data al problema dagli anabattisti veneti, i quali accostavano la dottrina della rigenerazione per la sola grazia al rifiuto della predestinazione.
Fonti e ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] una lettura teologica diversa e per più aspetti alternativa a quella di Lutero; in Germania si diffuse il gruppo degli anabattisti, sostenitori non solo di un ritorno totale alla purezza delle origini, ma anche di una visione elitaria della comunità ...
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anabattismo
s. m. [dal lat. tardo anabaptismus, gr. ἀναβαπτισμός der. di ἀναβαπτίζω «immergere di nuovo», quindi «ribattezzare»]. – Le dottrine e il movimento degli anabattisti.
anabattista
s. m. e f. e agg. [tratto da anabattismo] (pl. m. -i). – Appartenente a gruppi o correnti ereticali del sec. 16° e segg., che sostenevano la necessità di conferire il battesimo ai soli adulti. In senso più ampio sono così designati...