Poeta tedesco (Worms 1721 - Winterburg 1781). Studiò teologia a Halle; cappellano in un reggimento francese, fu poi parroco a Meisenheim (Palatinato), infine consigliere concistoriale a Winterburg, sempre [...] nel Palatinato. Fece parte del gruppo dei cosiddetti anacreontici, distinguendosi per vivacità e grazia espressiva. Con Uz tradusse in versi sciolti le Odi di Anacreonte (1746), poco dopo essersi cimentato in composizioni di relativa originalità ( ...
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Poeta tedesco (Ansbach 1720 - ivi 1796). Studiò giurisprudenza all'univ. di Halle e subito dopo la laurea (1743) entrò nell'amministrazione pubblica della sua città, giungendo al grado di consigliere segreto [...] . Divenuto amico di J. W. L. Gleim e J. N. Götz, collaborò alla traduzione (1746) delle poesie di Anacreonte, promuovendo la scuola anacreontica che fiorì verso la metà del sec. 18º. A imitazione di A. Pope scrisse il poemetto, garbato ma poco ...
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Grecista italiano (Valmontone 1915 - Roma 2014); prof. univ. dal 1963, professore emerito di letteratura greca nell'univ. di Urbino. Si è particolarmente dedicato allo studio della lirica e metrica greca [...] nel mondo antico. Tra le opere: Metrica greca arcaica (1949), La metrica dei Greci (1952), ediz. critica di Anacreonte (1958), Bacchilide. Studi (1958), Le teorie del discorso storico nel pensiero greco e la storiografia romana arcaica (in collab ...
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Scrittore e storico della filosofia inglese (Cumberlow, Hertfordshire, 1625 - Londra 1678). Laureatosi a Cambridge, dal 1648 fu professore a Oxford. Durante un viaggio sul continente, acquistò profonda [...] diffondendo la conoscenza della lirica straniera. Pubblicò Poems and translations (1647), aggiungendo in altra edizione (1651) traduzioni da Anacreonte e altri greci. Tradusse anche Eschilo (1663). Come filosofo il suo nome è legato a The history of ...
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Poeta spagnolo (Ribera del Fresno, Badajor, 1754 - Montpellier 1817). Da Salamanca, dove s'iniziò alla poesia preromantica, passò a Madrid, dove si volse agli studî filosofici. Nelle sue Poesías (1785), [...] , elegie, impressioni coloristiche che rivelano evidenti influssi di Cadalso e Villegas, oltre che di Anacreonte e Catullo. Sono da ricordare la serie intitolata La paloma de Filis, le letrillas in settenarî tra cui la famosa La flor del Zurguén ...
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Tiranno di Samo (m. 522 a. C.); governò dal 540 circa, mantenendo una flotta e una guardia del corpo coi mezzi che si procurava soprattutto con l'esercizio della pirateria. Ebbe alleati i tiranni Ligdami [...] con energia, diede impulso alle arti (alla sua corte si radunarono i grandi poeti del tempo, come Ibico e Anacreonte), e alle opere pubbliche (porto militare e acquedotto); operò mutamenti nell'ordinamento gentilizio, mirando, come altri tiranni e ...
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Retore greco di Prusa in Bitinia (n. 310 circa - m. dopo il 385). Visse in Atene dove aprì una celebre scuola di retorica, frequentata anche da Gregorio Nazianzeno e Basilio di Cesarea. Delle sue Orazioni [...] per colorito poetico e armoniosità di periodo, non per il pensiero, sono utili per le frequenti citazioni e parafrasi degli antichi poeti lirici (quali Saffo, Alceo, Ibico, Anacreonte), di cui I. ci ha conservato frammenti dei carmi perduti. ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] ai tanti rimatori napoletani dei secolo precedente: come costoro, amò i metri facili dandone anche buona prova in traduzioni di Anacreonte. Nel 1787, durante il soggiorno di Goethe a Napoli, il B. lo andò a trovare, lasciandogli l'impressione di ...
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Poeta (Roma 1687 - Todi 1765). Scolaro e protetto, come Metastasio, di G. V. Gravina, fu in Arcadia col nome di Eulibio Brentiatico. Nel 1715 si recò a Parigi e poi a Londra, dove rimase fino al 1744; [...] on the epic poetry of the European nations (1728); tradusse in italiano il Paradise Lost di Milton (1729) e le Odi di Anacreonte (1739). Come librettista collaborò tra gli altri con G. F. Händel, N. A. Porpora e B. Galuppi, e raccolse parte della sua ...
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Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] qualità di carta, di fregi (molti sono dello stesso B.) e d'inchiostri, sono particolarmente noti gli Epithalamia (1775), l'Anacreonte (1784), l'Oratio dominica (in 155 lingue e con molti caratteri esotici, 1806), l'Iliade (1808), il Fénelon (1812 ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...