Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] introdotta viene segnalata all'ascoltatore mediante una nuova espressione: l'utilizzo del pronome, per es., costituisce un'anafora poiché permette all'ascoltatore di comprendere che l'espressione da esso introdotta si riferisce a qualcosa che è ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] introdotta viene segnalata all'ascoltatore mediante una nuova espressione: l'utilizzo del pronome, per es., costituisce un'anafora poiché permette all'ascoltatore di comprendere che l'espressione da esso introdotta si riferisce a qualcosa che è ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] agisce l’investimento retorico (la doppia anadiplosi di mi tocca e senza stupirmi, l’epifora di resiste, l’anafora di mi abbraccia, l’epanadiplosi di sto, con riformulazione semantica: prima resto immobile, poi sto male), figurale (personificazione ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] , quae te dementia cepit!». In altri casi non sono da escludere mediazioni intertestuali a più livelli, come nel caso dell’anafora con doctus dell’elogio del Gonzaga (V, 394-397) che rinvia a Giovenale (volgarizzato da Giorgio Sommariva in una stampa ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] rito particolare concesso ai neocatecumenali (comunione sotto le due specie, spostamento del rito della pace prima dell’anafora). Nella medesima occasione Giovanni Paolo II investì di un mandato missionario in America latina e Europa cento famiglie ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...