CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] Nel C. il repertorio tradizionale è rinnovato, tuttavia, da un serie infinita di artifici formali (interrogazioni, dialoghi, allitterazioni, anafore, iterazioni) che ha suggerito ad A. D'Ancona la tesi di un secentismo ante litteram per un fenomeno ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] , di effetti» (Fortini 1994: 61), l’impianto retorico intreccia dialetticamente sia figure di composta simmetria e parallelismo (anafore, dittologie, ecc.) sia modalità tipiche dello stile «obliquo o distorto» (Discorsi sul poema eroico; Tasso 1959 ...
Leggi Tutto
GIUNTA di Bevignate (Bevignati, da Bevagna)
Mario Sensi
Frate minore, nacque intorno alla metà del XIII secolo. Il suo nome è legato a s. Margherita da Cortona, della quale fu confessore e biografo. [...] di e su s. Francesco. Redatta in latino volgare-ecclesiastico, con un periodare prolisso, vi ricorrono anafore, rime e allitterazioni, antitesi, apostrofi, interrogazioni ed esclamazioni.
Testimone privilegiato dei rapimenti estatici - insieme con ...
Leggi Tutto
Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] categoria di caso profondo (C.J. Fillmore, 1968), che è alla base della teoria dei ruoli tematici. Il principio di legamento regolerà le differenze tra anafore, pronomi ed espressioni referenziali. Per es., nella frase «Luca ama sé stesso» il pronome ...
Leggi Tutto
L’implicito: forme e funzioni
Marina Sbisà
Il campo dell’implicito
Il grande sviluppo che gli studi sul linguaggio hanno avuto nel 20° sec. ha messo in luce, fra l’altro, anche la questione dell’implicito. [...] parlante produce grazie alla loro forma linguistica: sotto questo profilo la presupposizione può essere descritta come un’anafora ricca in contenuto semantico proprio (R.A. van der Sandt, Presupposition projection as anaphora resolution, «Journal of ...
Leggi Tutto
Rime sparse
Francesco Bausi
Consistenza, datazione e circostanze di composizione
Sotto la denominazione di rime o di rime sparse o varie si comprende oggi la produzione poetica estravagante di M., non [...] isolata, si segnalano per il carattere sentenzioso ed epigrammatico, ottenuto grazie a un’abile testura retorica (irta di anafore, antitesi, parallelismi), sull’esempio, oltre e ancor più che dei modelli quattrocenteschi, di autori coevi ben noti a ...
Leggi Tutto
La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] Il costituente che esprime il tema coinvolto nel fenomeno della progressione tematica di tipo locale appartiene tipicamente alla classe delle anafore (e infatti è così in tutti gli esempi visti finora), vale a dire a quelle forme linguistiche con cui ...
Leggi Tutto
Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] formazioni nuove d'ogni genere, la predilezione per le serie di sinonimi e per le distinzioni, per le paronomasie e le anafore, la costruzione logica e subordinata di certi periodi. Se si aggiunge la calda passione che animava, l'altezza morale dei ...
Leggi Tutto
AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] come schemi irregolari ed inconsueti da rielaborare letterariamente per mezzo di tutta una serie di artifici - anafore, chiasmi, zeugmi, inversioni di parole, antitesi, parallelismi, ecc. -gustosamente contrastanti, nella loro nobiltà retorica, con ...
Leggi Tutto
PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] ).
I versi usati da Pizzetti poeta sono per lo più endecasillabi e settenari, con frequenti enjambements e anafore; il linguaggio colto, estetizzante, arcaico, ricorre volentieri a stilemi prefabbricati (nei libretti: «uccisi e sterminati», Dèbora, p ...
Leggi Tutto
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...