Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] con varianti formali e grammaticali) (Simone 1990: 72; Mortara Garavelli 1993: 387-389) in quanto forma elementare di incatenamento anaforico o ripresa delle informazioni in un testo. Ma indica anche, dal punto di vista semantico, un espediente di ...
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ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA, ATTIVITÀ POETICA
CCorrado Calenda
Della produzione poetica di E., "cantionum inventor", tra l'altro, nel ritratto che ce ne offre fra Salimbene da Parma, restano due [...] biblico (Ecclesiaste III) di cui l'autore mantiene "suggestivamente l'andamento stilistico di litania, con l'allineamento anaforico di tutti i versi della fronte sulla parola tematica, il tempo dominatore di ogni vicenda umana" (Folena, 1965 ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] di personaggi omonimi (i Quentin nel romanzo The sound and the fury di W. Faulkner), o le perturbazioni del sistema anaforico in certi nouveaux romans (Robbe-Grillet), in cui pronomi maschili (egli/a lui/quello lì, ecc.) seguono la menzione di ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] rimasta (ivi, p. 710)
(f) il sistema dei pronomi personali di terza persona (➔ personali, pronomi) a due componenti: egli / ella (anaforico) e lui / lei (deittico, enfatico):
(6) le nostre mogli temono che ella [Marta] voglia bene più all’una che all ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] tradizione scritturale e di altri modelli liturgici ricorrenti negli scritti latini di Francesco. Insistiti e amplificati dall’anafora i richiami alla formula biblica della lode a Dio, modificata tuttavia nel passivo-ottativo indeterminato Laudato si ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] parlato già da secoli, ma mai ricevuto dalla norma; ➔ soggetto), gli per «a loro», la cancellazione del pronome soggetto anaforico, l’uscita in -o invece che in -a della prima persona sing. dell’imperfetto indicativo, la riduzione dei dittonghi dopo ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...