Pseudonimo (Ripano anagramma di Parino ed Eupilino da Eupili) usato da G. Parini nel 1752 nel pubblicare il suo primo volumetto di versi (Alcune poesie di R. E.). ...
Leggi Tutto
Anagramma di Carlo Mascaretti, bibliotecario e giornalista, noto anche sotto lo pseudonimo di Neo-Ginesio (Piacenza 1855 - Roma 1928). Fu alla Biblioteca Nazionale di Roma dal 1888 al 1925. È autore, fra [...] l'altro, di una raccolta di amenità e divagazioni erudite, Et ab hic et ab hoc, in 12 volumi (1915-34) ...
Leggi Tutto
Letterato (Siena 1625 - Radda, Siena, 1695). Con l'anagramma di Puccio Lamoni, fece un commento al Malmantile di L. Lippi, sparso di argute e garbate novellette. ...
Leggi Tutto
Letterato (Firenze 1634 - ivi 1716), ricordato per il suo Lamento di Cecco da Varlungo, idillio rusticano in quaranta ottave, stampato nel 1694 sotto l'anagramma Fiesolano Branducci. ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Brockut, Slesia, 1604 - Liegnitz 1655). Studiò diritto forse all'univ. di Francoforte sull'Oder. Nel 1644 divenne consigliere del duca di Brieg, che seguì a Liegnitz nel 1653. Dopo una prima [...] deutscher Reimensprüche (1638), un anno prima della morte, nel 1654, sotto lo pseudonimo di Salomon von Golau (anagramma di Logau) pubblicò i Deutscher Sinngedichte drei tausend, i quali costituiscono un culmine nell'epigrammatica tedesca. La critica ...
Leggi Tutto
Novellatore (m. dopo il 1406), non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; riparato, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 a dopo il 1385 vi scrisse cinquanta novelle, [...] burlesco che lo conclude. Scarsa originalità hanno le novelle, che per venticinque giorni due innamorati, il cappellano Aurecto (anagramma di Auctore) e la monaca Saturnina, si raccontano nel parlatorio di un convento. Graziose alcune ballate che i ...
Leggi Tutto
Pittore e poeta (Firenze 1606 - ivi 1664). Allievo di M. Rosselli, si distinse per un sottile verismo e un accurato studio della luce, raggiungendo felici risultati, più che nelle pale d'altare, in opere [...] riconquisterà sconfiggendo l'usurpatrice. Il poema, ricco di motti e proverbî fiorentini e della vivacità, comicità, malizia del parlar popolare, è corredato di note di Puccio Lamoni (anagramma di P. Minucci) d'erudizione linguistica e folcloristica. ...
Leggi Tutto
Poeta scozzese (Port Glasgow 1834 - Londra 1882). Dopo un'infanzia di ristrettezze, insegnò in una scuola militare in Irlanda, dove subì il grave colpo della morte prematura della donna amata. Nel 1862 [...] ad fragments, 1892; Giacomo Leopardi, essays, dialogues and thoughts, translated by J. T., 1906). T. pubblicò molti dei suoi scritti con lo pseudonimo di Bysshe Vanolis (o B. V.), composto dal secondo nome di Shelley e dall'anagramma di Novalis. ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] aveva coltivato con un certo impegno le lettere: tra il 1727 e il 1729 aveva scritto, al riparo di un anagramma, Doncio Lodano, una tragedia, Druso, più tardi "rifiutata dall'autore", un dramma giudicato "forse non dispreggievole", Pisistrato, la cui ...
Leggi Tutto
LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] gli ultimi voti).
Al primo periodo aretino risale un'operetta satirica, la Risposta di Golmario Pepugiesmarsigliano [anagramma di Giuseppe Lagomarsini] maestro nella città di Clusiadepoli (Trevigi [Lucca] 1723), dove "affine di dimostrarsi potente ...
Leggi Tutto
anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...