Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] (cfr. § 7; ➔ sillaba) e della posizione fonotattica (➔ fonetica sintattica) della vocale rispetto al confine finale di parola. L’analisi fonetica acustica consente, così, di osservare che le vocali toniche in sillaba libera sono più lunghe, se poste ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] Isabella & Castagna, Silvia (2005), La fonotassi statistica dell’italiano e del tedesco: i nessi consonantici, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma, Aracne, pp. 67-84.
Giannini ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] della letteratura volgare e degli autori greci e latini, ma rappresenta anche il frutto delle ricerche sui generi letterari (analisi della Poetica e dei canti danteschi) e sulla lingua d’uso come serbatoio della scrittura. In difesa di Annibal ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] un neutro, che come il romeno raccoglie una serie di nomi con referenti inanimati.
Esistono anche argomenti a sfavore di questa analisi. Il primo interessa sia il neutro romeno sia il ‘neutro’ italiano e riguarda il peso che si dà, per identificare i ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] , non ripete ad alta voce le parole che scrive).
I rapporti tra storia e s. sono stati oggetto di attente analisi, anche se è impossibile formulare ipotesi generali sullo sviluppo o addirittura l’evoluzione di tali sistemi di comunicazione. La tesi ...
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Filologo spagnolo (La Coruña 1869 - Madrid 1968). Prof. (1899) di filologia romanza all'univ. di Madrid, dal 1925 direttore dell'Academia española; socio straniero dei Lincei (1914), fondatore nello stesso [...] del Cid (2 voll., 1929 e varie edd. successive), Romancero hispánico (2 voll., 1953) e i saggi che, con sottigliezza di analisi, fissano i rapporti fra la poesia arabo-andalusa e la poesia europea (Poesía árabe y poesía europea, 1938, ecc.). Di ...
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Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] semiologica (1968) E. assume in ambito semiologico le teorie strutturaliste, rifiutando tuttavia − per modellare le analisi testuali − ogni struttura aprioristica (Ur-struttura), dichiarata appunto ''assente'', inesistente. Con questa correzione lo ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] o centrale come una varietà dialettale del sardo degna di essere considerata e studiata in sé e per sé.
L'analisi che il C. condusse della fonetica del sardo-logudorese, tanto nella sua dimensione sincronica quanto in quella diacronica, era di ...
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Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] processi produttivi alternativi che trasformano input in output secondo coefficienti compatibili con la tecnologia nota. Nell’analisi delle a. la tecnologia è a coefficienti fissi, ipotesi che consente l’applicazione delle tecniche di programmazione ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] della religione ebraica dopo l'uscita dai ghetti, nonché le Lezioni di teologia dogmatica israelitica (ibid. 1864). La sua analisi si basava sulla riproposizione dei valori dell'ebraismo e delle sue leggi, viste come espressione di un complesso di ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e...
analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...