Anarchica francese (Vroncourt la Côte, Alta Marna, 1830 - Marsiglia 1905), insegnante. Il rifiuto di prestare giuramento di fedeltà a Napoleone III le costò la possibilità di lavorare nella scuola pubblica [...] (1852). Trasferitasi a Parigi (1856), entrò in contatto con gli ambienti del socialismo rivoluzionario che facevano capo a L. A. Blanqui; deportata in Nuova Caledonia per aver combattuto in difesa della ...
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Goldman, Emma
Anarchica e femminista russa (Kovno, Lituania, 1869-Toronto 1940). Si trasferì negli Stati Uniti ancora adolescente (1885), rimanendo colpita dai moti di Chicago e dalla condanna a morte [...] arrestati (i «martiri di Chicago», 1887). Entrata in contatto con l’ambiente anarchico, si legò ad Alexander Berkman, che fu suo compagno di vita e di lotta. Con lui organizzò l’attentato al padrone di una fabbrica responsabile di azioni squadriste ...
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Rivoluzionaria russa (Moskaja, Cherson, 1854 - Milano 1925). Anarchica, fuggì in Svizzera (1877) e vi conobbe Andrea Costa, di cui divenne compagna. Esule in Italia, aderì al marxismo e condivise con Filippo [...] Turati (cui si unì dal 1885) la direzione di Critica sociale (1891). Esponente della corrente riformista del Partito socialista, militò nel movimento per l'emancipazione delle donne. È stato pubblicato ...
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Insieme di dottrine e movimenti che condividono, al di là delle differenze, alcune convinzioni fondamentali, quali l'individualismo radicale sul piano etico-politico, che conduce al rifiuto di ogni forma [...] crisi a causa di dissidi interni, la FAI si è scissa, dando vita nello stesso anno ai Gruppi di iniziativa anarchica (GAI), in netto dissenso con una struttura organizzativa ritenuta in conflitto con i valori dell’autonomia e della libertà personali ...
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Autonomista catalano (Tarrós 1873 - Barcellona 1940), fondò in contrasto con la Federazione anarchica il partito Esquerra Catalana. Proclamata la repubblica in Spagna, fu eletto nel genn. 1934 presidente [...] della Generalitat di Catalogna; durante il moto del 1934, proclamò la regione stato sovrano entro la repubblica federale spagnola (6 ott.); ma, sconfitto dalle truppe del governo centrale, fu incarcerato ...
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Nome con cui si indicarono gli aderenti alla Società di mutuo soccorso, associazione anarchica sorta a Ravenna tra il 1862 e il 1864 (poi rinominata Fascio operaio rivoluzionario), attiva in Romagna, tra [...] il 1867 e il 1871. Processati nel 1874, gli A. furono condannati a pene severe ...
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Sindacalista italiano (Castel Bolognese 1882 - Roma 1968). Sorta nel 1912 l'Unione sindacale italiana, vi rappresentò la corrente anarchica e neutralista. Nel dopoguerra si batté contro la bolscevizzazione [...] a sbarrare la strada al fascismo. Emigrò in America nel 1926, rientrato nel 1945 in Italia, diresse fino al 1965 l'organo libertario Umanità nova. Ha scritto una biografia di Enrico Malatesta (1947) e Mezzo secolo di anarchia (1898-1945) (1954). ...
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Nato nel 1873, è uno dei massimi assertori del catalanismo. Fondò l'Ezquerra catalana, cioè il partito autonomista in contrasto con la Federazione anarchica iberica; e come questa era affiancata sul terreno [...] sindacale dalla C.N.T., così egli affiancò il suo partito con il C.A.C.C.I., di cui fu l'organizzatore e il legislatore. Giornalista e uomo politico, lottò 25 anni per il trionfo del movimento repubblicano ...
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Figlio (Madrid 1886 - Roma 1941) di Alfonso XII (premorto alla sua nascita) e di Maria Cristina d'Asburgo-Lorena, regnò fino al 1902 sotto la reggenza della madre; dichiarato maggiorenne in quell'anno, [...] dovette subito fronteggiare l'opposizione repubblicana e anarchica (attentati a Parigi del 1905 e a Madrid del 1906). L'ondata terroristica che portò agli assassinî dei presidenti del Consiglio Canalejas (1912) e Dato (1920), le difficoltà nel ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...