FLECCHIA, Vittorio
Fabio Bertini
Figlio di Giovanni, minatore, e di Orsola Bello, nacque a Magnano, presso Biella, il 18 apr. 1890. Si trasferì dodicenne a Torino per lavorare come decoratore e cinque [...] cinque anni di confino il 14 genn. 1927., perché "pericoloso propagandista e violento per le sue idee estremiste ed anarchiche", ma, soltanto cinque giorni dopo, essendone stato individuato il ruolo rilevante, fu di nuovo tradotto a Milano.
Oltre al ...
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MINGUZZI, Luisa
Claudia Bassi Angelini
– Nacque a Ravenna il 21 giugno 1852 da Michele e da Clara Randi.
La famiglia, di umili condizioni, l’avviò presto al mestiere di sarta. Verso la fine degli anni [...] con L. Galleani, A. Cipriani e pochi altri, tornò in Italia per seguirne le sorti e per lavorare alla riorganizzazione del movimento anarchico. Andò a vivere a Firenze, dove si riunì a Pezzi, con il quale non si era mai spento il rapporto affettivo ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] nelle diverse realtà storiche.
Dal punto di vista politico, il congresso di Londra del 1896 decretò l’espulsione degli anarchici e la condanna del revisionismo, affrontando una serie di altri problemi cruciali per le sorti del movimento. Negli anni ...
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BELTRAMELLI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Forlì l'11 genn. 1879 da Francesco e da Zenobia Zampa. Diplomato in ragioneria nel 1895 a Forlì, studiò all'Istituto di scienze sociali di Firenze, conseguendovi [...] fascismo, prima ancora che ne avvenisse la fusione col partito nazionalista in considerazione di quelle tendenze repubblicane, anarchiche e democraticheggianti che credeva di scorgere nelle sue prime manifestazioni. Neppure in seguito, del resto, l ...
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MONTICELLI, Carlo
Daniele Ceschin
MONTICELLI, Carlo. – Nacque a Monselice il 25 ottobre 1857 da Martino e da Elisabetta Olivetti.
Il nonno paterno Domenico era stato fucilato nel luglio 1849 per l’aiuto [...] Note sul controllo di polizia a Ginevra e a Venezia (1877-1881), ibid., XV (2005), 30, pp. 57-76; P. Brunello, Storie di anarchici e di spie. Polizia a politica nell’Italia liberale, Roma 2009, ad ind.; E. Civolani, M. C., in F. Andreucci - T. Detti ...
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MORGANTI, Pasquale
Marcello Malpensa
MORGANTI, Pasquale. – Nacque a Lesmo, archidiocesi di Milano, il 3 dicembre 1852 da Giovanni Battista e da Carola Beretta; la famiglia, di origini modeste, era numerosa [...] visita apostolica del febbraio 1907 avesse esito positivo); più in generale vi erano la diffusione delle idee anarchiche, mazziniane e socialiste, l’esplicito e ostentato anticlericalismo di larghi strati della popolazione, l’asprezza dello scontro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Cinquanta, in Europa e negli Stati Uniti, vengono ripresi e attualizzati [...] artistiche successive. A partire dai primi anni Sessanta, in Europa e negli Stati Uniti, le opere e le performances anarchiche del movimento Fluxus avviato da George Maciunas con John Cage, Yoko Ono, Joseph Beuys, riprendono le ricerche espressive ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] corso degli anni Sessanta Mazzini e il suo movimento si confrontarono anche con la crescente influenza di correnti come l’anarchismo – vivace fu lo scontro con Michail A. Bakunin – e il socialismo della Prima internazionale (con lo stesso Karl Marx ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] di Milano segnalava che il F. si era toccupato sempre del suo ministero religioso" e aveva "combattuto con ardore le idee anarchiche e socialiste", fino al punto da lodare i provvedimenti repressivi decisi da F. Crispi dopo i moti in Sicilia e in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla fine del XV secolo nelle più importanti corti e città italiane si sviluppano esperienze [...] Venezia, in cui – in assenza di una corte – convivono esperienze letterarie molto diverse tra loro e a tratti “anarchiche”. Pur nell’estrema varietà degli esiti e delle esperienze, appare evidente che nella seconda metà del Quattrocento a dominare la ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...