L'ultimo sultano ottomano (n. 1861 - m. San Remo 1926), figlio di ῾Abd ul-Ḥamīd. Successe (1918) allo zio Maometto V. Dopo la disfatta turca nella guerra mondiale, si trovò in contrasto col governo kemalista [...] era insediato ad Ankara e lottava per sottrarre la Turchia alle imposizioni dei trattati di pace. Finita la guerra in Anatolia col trionfo dei kemalisti sui Greci, la Grande assemblea nazionale di Ankara abolì il sultanato, mantenendo nella dinastia ...
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Yarmuk, battaglia dello
Scontro decisivo avvenuto fra l’esercito dei califfi ortodossi e l’esercito dell’imperatore bizantino Eraclio presso il fiume omonimo, il maggior affluente del Giordano, nell’agosto [...] 636. La vittoria dell’esercito musulmano, guidato da Khalid ibn al-Walid, avvenne dopo sei giorni di combattimenti, e condusse alla conquista permanente della Siria e dell’Anatolia meridionale. ...
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Secondogenito (Tatòi 1893 - Atene 1920) del re Costantino, il 14 giugno 1917 salì sul trono per imposizione dell'alto commissario delle potenze occidentali Ch. Jonnart, che aveva costretto il re e il principe [...] A. dovette subire il ritorno e il regime dittatoriale di Venizèlos, dichiarare la guerra alle potenze centrali e più tardi sostenere le rivendicazioni panelleniche in Anatolia (15 maggio 1919: occupazione di Smirne). Morì per il morso di una scimmia. ...
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ALTAVILLA, Riccardo d', detto del Principato
Raoul Manselli
Figlio di Guglielmo del Principato, accompagnò Boemondo alla prima Crociata con un cospicuo numero di soldati (tra cui anche suo fratello [...] aver rifiutato a Costantinopoli di prestare il giuramento di fedeltà ad Alessio Comneno, partecipò alle operazioni militari in Anatolia (battaglia di Dorileo, oggi Eskiṣehir) ed in Cilicia, ove combatté con Tancredi contro Baldovino di Fiandra, per ...
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Successore (1088-1143) di Alessio I nel 1118, ne continuò l'opera ampliando i confini dello stato e consolidando la nuova dinastia. Sconfitti i Peceneghi (1121-22), vinse i Serbi e tolse Belgrado ai Magiari [...] (1128). Nel 1136 riconquistò la Cilicia spodestando i Rupenidi e nel 1137 assoggettò Antiochia. Diresse pure varie spedizioni contro i Turchi Selgiuchidi, occupando tutta l'Anatolia merid. e la Paflagonia. ...
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Generale e statista turco (Salonicco 1881 - Istanbul 1938). Dopo la fine della prima guerra mondiale organizzò la lotta per l'indipendenza e l'unità nazionale della Turchia. Respinta l'invasione greca [...] espresse dal proprio seno un Governo nazionale (23 aprile 1920) da lui presieduto. Posto a capo dell'esercito d'Anatolia, fronteggiò l'invasione greca nel 1920-1921, e la respinse definitivamente nell'agosto-sett. 1922, riconquistando Smirne, tutta l ...
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siriache, guerre Serie di 6 guerre combattute nel corso del 3°-2° sec. a.C. tra i Seleucidi e i Tolomei, soprattutto per il possesso della Celesiria.
Nella prima (276-71), Tolomeo II attaccò Antioco I [...] , ma fu sconfitto ad Andro dalla flotta di Antigono Gonata alleato di Seleuco II; quest’ultimo perse parte del litorale anatolico e piazzeforti della Tracia, ma riuscì a riconquistare tutta la Siria. Nella quarta guerra s. (221-17), il nuovo sovrano ...
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Generale turco (Nasliç, Monastir, 1864 - İstanbul 1937). Prese parte alla guerra greco-turca del 1897; poi (1908) fu nominato capo di stato maggiore, e si occupò della riorganizzazione dell'esercito. Gli [...] fu affidato il comando supremo delle truppe durante le guerre balcaniche del 1912-13. Nominato subito dopo gran visir, tenne la carica per un solo mese. Nel 1920 fu incaricato dal sultano di dirigere le trattative con Mustafà Keman in Anatolia. ...
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Akhiyawa
Regno noto da testi ittiti del 15°-13° sec. a.C. (Annali di Murshili II; Madduwatta; Tawagalawa; trattato di Shaushgamuwa e altri). Sono identificati con gli achei dei poemi omerici e ben corrispondono [...] centro di A. era al di là del Mare Egeo (dunque in Grecia), ma esercitava pressioni sulle coste ovest e sud dell’Anatolia e sull’isola di Cipro, e rapporti commerciali fino in Siria. Pur dubbiosamente, gli viene attribuito lo status di «grande regno ...
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Archeologo, viaggiatore, diplomatico (Parigi 1807 - Fontainebleau 1869), figlio di Alexandre-Louis-Joseph; fu più volte deputato e membro di missioni diplomatiche, conservatore delle antichità del Louvre [...] opere (Voyage de l'Arabie Petrée, 1830-33; Voyage en Orient, 1837 segg.) segnano l'inizio di una conoscenza scientifica del Levante, specie dell'Arabia, dell'Anatolia e della Siria. Autore di studî storici, si occupò anche di critica d'arte. ...
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anatole
‹ä′nëtol› s. ingl. [di etimologia oscura] (pl. anatoles ‹ä′nëtol∫›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio del jazz, brano in tempo veloce, con schema armonico costante e di 32 battute del tipo AABA, suddiviso cioè in tre frasi...
anatolico
anatòlico agg. (pl. m. -ci). – Dell’Anatolia, denominazione d’origine bizantina (der. del gr. ἀνατολή «levante») dell’Asia Minore: tappeti a.; razza a., in antropologia fisica, sinon. di razza armenoide; come sost., gli A., gli abitanti...