Pittore spagnolo, nato a Cordova da nobile famiglia nel 1538 e morto ivi nel 1608. Nell'università di Alcalá de Henares, dove si formò una buona cultura umanistica, si laureò in teologia. Insieme con il [...] fiorentino Vincenzo Carducci, e con Francesco Pacheco, fu a capo di quella scuola andalusa che tanto risentì dell'influsso di maestri italiani, chiamati in Spagna da Carlo V e da Filippo II. Il C. fu a lungo in Italia, dal 1559 al 1566; vi tornò una ...
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Nome d'arte del ballerino e coreografo spagnolo A. Esteve Ródenas (Elda 1936 - Madrid 2004). Dopo gli studi di flamenco e danza classica a Madrid, nel 1963 fondò una compagnia, diventata più tardi il Balletto [...] attività negli anni 1981-91 e 1994-99). Ideatore di un teatro di danza che univa la tradizione ispano-andalusa, depurata dai manierismi della volgarizzazione del flamenco, con elementi della danza accademica, G. consolidò la propria fama anche grazie ...
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Nacque a Siviglia (non già a Baeza, come asserì erroneamente l'Antonio) da nobilissima famiglia, nel 1548 o 1549. Sedicenne appena, si trovò alla difesa del Peñón de los Vélez (1564) e, a vent'anni, assisté [...] formò un curioso e famoso museo di opere naturali e arti. Fu inoltre veinticuatro e provinciale della Santa Hermandad in Andalusia. Sposò una figliuola naturale del marchese di Lanzarote, il cui titolo usò per un certo tempo. Filippo II lo nominò ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Giordano, chiamato nel 1692 a Madrid da Carlo II, ripartì nel 1702, lasciando un vuoto nella pittura spagnola. La scultura, specie in Andalusia, seguiva a Granada la scuola di A. Cano (P. de Mena y Medrano e J. Mora); a Siviglia P. Roldán sviluppava ...
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Fiume della Spagna meridionale (657 km; bacino, 57.000 km2; portata media alla foce, 200 m3/s), uno dei maggiori della Penisola Iberica. Asse idrografico dell’Andalusia, lungo il suo corso sorgono grandi [...] chiamarono al-Wādi al-Kebīr, «il gran fiume». Nasce dalla Sierra de Cazorla e dopo breve corso montano entra nella pianura andalusa, disegnando ampi meandri; riceve abbondante tributo di acqua dai rilievi che a N (Sierra Morena) e a S (Sierra Nevada ...
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MOZARABICA, Arte
J. Williams
Per arte m. si intende convenzionalmente l'arte cristiana prodotta nella penisola iberica fra il tardo 9° e l'11° secolo. L'aggettivo deriva dal termine spagnolo mozárabes [...] già nel tesoro di San Isidro a León e forse appartenenti a una pisside, non può non evocare l'ambiente culturale andaluso (The Art of Medieval Spain, 1993, nr. 120). Il più sorprendente oggetto liturgico di questo periodo, il grande calice di Santo ...
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Musicista (Camprodón, Catalogna, 1860 - Cambo-Les-Bains 1909). Studiò con diversi maestri (A.-F. Marmontel e F. Liszt per il pianoforte, F.A. Gevaert, S. Jadassohn, C. Reinecke e V. d'Indy per la composizione) [...] quale, primo tra gli Spagnoli dell'Otto-Novecento, seppe trarre dalla tradizione popolare spagnola (specialmente dall'andalusa) suggerimenti per una musica poeticamente e stilisticamente valida anche fuori dell'ambiente nativo. Tra le sue moltissime ...
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Idrisidi
Dinastia alide marocchina, fondata nel 789 da Idris I, che regnò per circa due secoli su parte del Marocco, avendo come capitale Fez. Indeboliti da una lunga guerra di successione al capostipite, [...] gli I. furono attaccati dai Fatimidi, che ne ridussero il potere alla sola Fez. Con l’intervento degli Omayyadi di al-Andalus contro i Fatimidi in Marocco, gli I. riuscirono a recuperare il loro regno, finendo per riconoscere l’autorità dell’emiro ...
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Vedi SALA dell'anno: 1973 - 1997
SALA (v. S 1970, p. 681)
A. Di Santo
La città antica di S., menzionata da numerose fonti (Pomponio Mela, Plinio, Tolemeo, Anonimo Ravennate, Stefano di Bisanzio) e sotto [...] a vernice rossa del VII sec. a.C., una lucerna greca d'imitazione del V-IV sec. e frammenti di ceramica andalusa del IV, rinvenuti nelle vicinanze di un edificio fenicio del VII sec., costruito in grandi blocchi squadrati, con travature incastrate ...
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ROMERO de TORRES, Julio
José F. Rafols
Pittore, nato a Cordova l'11 novembre 1880, morto ivi il 10 maggio 1930. Il suo nome emerse nell'esposizione degli "artisti indipendenti" ch'ebbe luogo a Madrid [...] Barcellona), La consacrazione della canzone popolare e Il poema di Cordova. La pittura del R. che evoca l'anima popolare andalusa, si deve piuttosto collocare nel campo poetico che in quello pittorico, ma la conoscenza profonda dell'arte lo aiutò a ...
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andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...
andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...