VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Pacher (Domenico e F. da Tolmezzo). A Venezia la scuola iniziata da Giovanni Bellini, figlio di Iacopo e cognato di AndreaMantegna, ebbe sviluppi meravigliosi, adoprando il colore nei suoi rapporti di tono per esprimere forma, luce e aria. È inutile ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] . Il cielo è aperto, non realisticamente - come nel Quattrocento italiano, in opere come la Camera degli sposi di AndreaMantegna a Mantova - ma neppure in modo puramente simbolico. Il Pantocratore è una presenza reale, che domina l'intero ambiente ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] gli studi di iconografia antica, iniziati con la raccolta di Andrea Fulvio (v.), dedicata nel 1517 al pontefice Leone X scena di combattimento tra mostri marini, disegnata anche da AndreaMantegna, mentre al principio del XVI sec. appartiene il ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] quali Leon Battista Alberti e Matteo de' Pasti nel Tempio Malatesiano di Rimini (dal 1450), AndreaMantegna a Padova, Donatello, Andrea Bregno a Roma negli anni settanta del secolo, si venne adottando nelle iscrizioni, come avveniva parallelamente ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] di L. Righetti - D. Savoia, Cesena 2006, pp. 106-110; E. Barile, G. M. e i suoi possibili incontri con AndreaMantegna, in Mantegna e Padova. 1445-1460, Padova 2006, pp. 37-43; D. Gionta, Un codice della silloge marcanoviana sconosciuto al CIL, in ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] Trecento, Musei ferraresi 11, 1981, pp. 9-208; C. Volpe, Andrea de' Bartoli e la svolta antigotica nella seconda metà del Trecento, Paragone 32 ''giottesco'' della Cattedrale (1306), in Da Giotto al Mantegna, cat., Milano 1974, pp. 23-30; F. D ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] è Venezia. Il centro padovano era stato fecondato dalla presenza di Donatello, che ispira l'arte del Mantegna e anche quella del bronzista Andrea Riccio. La sua produzione di bibelots corrisponde a quella di Bertoldo, ma il Riccio dà una versione ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...