I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] dialetti, in qualche caso arrivando da qui nella lingua comune.
Come medicina o l’anatomia. Il belga Andrea Vesalio, attivo nelle maggiori università antica. Saggi e note, a cura di G. Folena, Firenze, Le Monnier, 1985, pp. 161-167).
Serianni, Luca ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] che era sentito provenire dalle lingue europee moderne, e non da quelle classiche (in questo caso si è continuato a parlare
Dardi, Andrea (1992), Dalla provincia all’Europa. L’influsso del francese sull’italiano tra il 1650 e il 1715, Firenze, Le ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] Leonardo da Vinci per l’ingegneria (Altieri Biagi 1983), di Gottfried Wilhelm Leibniz per la matematica e la geometria, di Andrea Vesalio Battista Alberti (Firenze, 16-18 dicembre 2004), a cura di R. Cardini & M. Regoliosi, Firenze, Polistampa, ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] linguistica. Atti del Convegno (Venezia, 12-13 aprile 2002), Firenze, Cesati.
Trifone, Pietro (2007), Call center. Fenomenologia del nuovo latinorum, in Id., Malalingua. L’italiano scorretto da Dante a oggi, Bologna, il Mulino, pp. 155-163 ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] Conv. I, 2, 6)
(4) si concede da lunga usanza che uomo parli di sé, sì come detto pervenire in Italia, il congiunse con Dido (Andrea Lancia, Eneide volg. IV, 233)
(24 sua Cronica, a cura di I. Del Lungo, Firenze, Le Monnier, 3 voll., vol. 1°.
Gramsci, ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] sfilano cortei per le vie cittadine ed è invitato a farsi, da spettatore, protagonista attivo della protesta. Con il coevo
(5)
Motti pubblicitari e politici, in Id., Conversazioni sulla lingua italiana, Firenze, Le Monnier, pp. 187-190 (1a ed. 1949; ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] ciò che si cela oltre di esso» (Andrea Cortellessa, La fisica del senso. Saggi e interventi p. 94).
Per i generi non letterari si dà un uso ‘brillante‘ dei puntini, che ricorre quando 2008), a cura di A. Ferrari, Firenze, Cesati, 3 voll., vol. 3 ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] la roba più pesante o lavorare in sella» (Andrea De Carlo, Nel momento, Milano, Mondadori, 1999, salvo (che / a):
(14) C’è poco da fare, salvo fare testimonianza, ma allora ci sono di Ugo Foscolo: libri tre, Firenze, Tipografia italiana, 1849, p. ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] seriale tra unità segmentate al loro interno da una o più virgole», per ragioni in Vincenzo Consolo come in Andrea De Carlo – uno strumento & F. Amella, Barcelona, Universitat de Barcelona; Firenze, Cesati, pp. 93-112.
Mortara Garavelli, Bice ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] , 6, 48)
(6) Io Giovanni, cittadino di Firenze ... mi pare che si convegna di raccontare (G. per essere ripreso, come consapevole strumento d’arte, anche da autori posteriori, e non solo in prosa. È il vol. 3°.
Debenedetti, Andrea (2009), Val più la ...
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ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...