semiluna In patologia, termine con il quale vengono indicati, per il loro aspetto falciforme, i gametociti di Plasmodium falciparum (➔ Plasmodium), il cui sviluppo ha luogo negli organi interni dell’ospite, [...] nel midollo osseo.
In embriologia, s. grigia, formazione semilunare che compare, dopo la fecondazione, nell’uovo di alcuni Anfibi, nella regione diametralmente opposta al punto di penetrazione dello spermatozoo; è dovuta a una migrazione del pigmento ...
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Biologo inglese, nato a Maidenhead (Berkshire) il 5 marzo 1917. Professore di Storia naturale al Saint Salvador College di Saint Andrews (1950-82), è ora professore emerito. La sua attività scientifica [...] è stata fondamentalmente rivolta allo studio della citologia − in particolare ai cromosomi piumosi degli anfibi − e della fisiologia cellulare dei crostacei.
C. è noto soprattutto per essere stato il primo a enunciare l'ipotesi master-slave, con la ...
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Spallanzani, Lazzaro
Alessandra Magistrelli
Il padre della biologia sperimentale
Lazzaro Spallanzani, il grande naturalista italiano vissuto nel 18° secolo, s’impose rapidamente per le sue straordinarie [...] scientifiche, ma tra le tante brillano le scoperte sulla fecondazione negli animali e, per cominciare, su quella degli Anfibi.
Calzoncini per le rane
Ai tempi di Spallanzani non era stata ancora chiarita la funzione svolta nella riproduzione dalle ...
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Biologo (Livorno 1905 - ivi 1980), professore di biologia generale all'università di Siena (1948) e poi di anatomia comparata a Firenze (1954); premio Feltrinelli (1976) per le scienze biologiche. Ha eseguito [...] del sesso nei Vertebrati, dimostrando l'azione degli ormoni sessuali sul differenziamento delle gonadi embrionali degli Anfibî. Ha descritto "l'effetto paradossale", cioè la mascolinizzazione indotta da dosi elevate di ormone femminile (estrogeno ...
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tappo Manufatto di materiale vario (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato ecc.), usato per chiudere più o meno ermeticamente la bocca di recipienti vari. Nell’uso tecnico, è nome di [...] di chiusura. biologia In embriologia, t. vitellino, massa di blastomeri vitellini che durante la gastrulazione degli Anfibi sporge dall’orifizio blastoporale allorché il labbro dorsale del blastoporo, estendendosi sui lati e congiungendosi col labbro ...
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Biologo (Bagno a Ripoli, Firenze, 1883 - Firenze 1957), figlio di Odoardo; prof. di anatomia umana a Catania (1922), e poi (1925) di anatomia comparata a Firenze, socio nazionale dell'accademia dei Lincei [...] di istologia, di anatomia comparata, di embriologia (origine delle cellule sessuali nei Vertebrati, differenziamento del sesso negli Anfibî), di varî studî sul sistema nervoso dei Vertebrati, ecc. Ha pubblicato inoltre un'opera sulla teoria del ...
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eterocronia
Alessandro Minelli
Differenza tra due organismi più o meno strettamente vicini dal punto di vista evolutivo, che può essere ricondotta a differenze nell’andamento temporale dei processi [...] quale le singole parti godono di una certa autonomia. Eterocronie si osservano, per es., nelle metamorfosi dei girini degli Anfibi: negli Anuri, infatti, si osserva la comparsa simultanea degli arti anteriori e degli arti posteriori, mentre negli ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] sono di limitata estensione. Nei pesci si rigenerano le pinne, le squame, l’opercolo branchiale, i barbigli. Fra gli Anfibi rigenerano più facilmente gli Urodeli degli Anuri, i cui poteri rigenerativi si riducono di molto dopo la metamorfosi; si ...
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COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] riassuntiva), in Boll. d. Soc. dei nat. di Napoli, s. 2, V (1911), pp. 25-27; Correlazioni e differenziazioni. Ricerche sullo svil. degli Anfibi Anuri, I, in Rend. d. R. Acc. d. Lincei, cl. di sc. fis. mat. e naturali, s. 5, XXIV (1915), 1, pp. 1248 ...
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Biologo italiano (Napoli 1862 - Roma 1937), prof. di anatomia comparata e zoologia nell'università di Palermo (1898-1914), poi di zoologia in quella di Roma. Socio corrispondente dei Lincei (1937). Autore [...] uova, le larve e gli stadî postlarvali dei Teleostei del Golfo di Napoli e di notevoli ricerche embriologiche sui Pesci e sugli Anfibî. Tra i primi a introdurre in Italia i metodi e i problemi dell'embriologia sperimentale, si rivolse poi a lavori di ...
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anfibi
anfibî s. m. pl. [plur. di anfibio; lat. scient. Amphibia]. – In zoologia, classe di vertebrati anamnî, che vivono in genere in ambienti umidi o addirittura nell’acqua; comprende forme provviste di due paia di arti (eccetto gli apodi)...
anfibio
anfìbio agg. e s. m. [dal gr. ἀμϕίβιος «dalla doppia vita», comp. di ἀμϕι- «anfi-» e βίος «vita»]. – 1. Di organismo animale o vegetale capace di vivere in due ambienti diversi, acquatico o terrestre. Come s. m., ciascun individuo...