FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] , ibid. 1789, pp. 325-337; Tre epistole poetiche ed altri versi, Pistoia 1851. Traduzioni: Terenzio, Commedie, Urbino 1736; Plauto, Anfitrione, ibid. s.d.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio di Propaganda Fide, Acta, voll. 101 (1731), 102 (1732), 103 (1733 ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] Certaldo 31 luglio -1° agosto 1954); Europa incontro all’alba (di V. P. - G. Pirelli: Ferrara, 7 luglio 1955); Anfitrione (di Plauto, trad. di C. Vico Lodovici: Palazzo dei Diamanti, Ferrara 7 luglio 1955); Il gaio Decamerone (novelle del Decamerone ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] della commedia di mezzo nel suo complesso, dobbiamo ancora ricorrere, da un lato al Pluto di Aristofane, dall'altro all'Anfitrione di Plauto.
Fino a poco fa ci trovavamo nelle medesime condizioni di fronte alla commedia nuova; non ne rimanevano che ...
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DRAGHI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Rimini tra il 17 genn. 1634 e il 16 genn. 1635 come risulta dal certificato di morte conservato nella cattedrale di S. Stefano a Vienna, datato 18 genn. 1700.
Scarsissime [...] vari effetti d'amore, introduzione d'un ballo (libr. N. Minato, 16 genn. 1685, perduto); Prologo e intermezzi per la comedia Anfitrione (libr. N. Minato, 1° marzo 1685); Le nozze di Mercurio, musica per prologo (libr. N. Minato, 1685); Iltrionfo del ...
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Croce: Hegel e Francesco Sanseverino
Mauro Visentin
In due lettere della fine del novembre 1898, Benedetto Croce annuncia a Giovanni Gentile di essersi messo a studiare sistematicamente la filosofia. [...] , la filosofia hegeliana appariva essere innanzitutto rivolta. Proprio per questo, gli sembrava che il pensiero del suo anfitrione avesse dato corpo e vigore speculativo ineguagliabili a istanze che erano già state avanzate da un pensatore napoletano ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] ; Commedie, I, con prefaz. di G. Carducci, Torino 1891; La gomena (Rudens), Torino 1894). Una raccolta postuma, comprendente l'Anfitrione, gli Asini, la Pentolina e le Bacchidi uscì per Laterza, Bari 1906, sempre con prefazione di G. Carducci.
Socio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro francese conserva nell’arco di tutto il Seicento una straordinaria vitalità: [...] vada ad Alceste, il protagonista, e al suo rifiuto di una società frivola e vacua.
Dopo l’intermezzo leggero dell’Anfitrione, Molière torna ai suoi ritratti di maniaci con l’Avaro, un altro “tipo” disegnato con mano implacabile, ma sempre calato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La poesia tra tradizione e rinnovamento
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo Alessandro, il mondo greco, esteso fino [...] di Apollonio Rodio, e quello dedicato all’infanzia di Eracle (XXIV), caratteristico per l’ambientazione “borghese” della casa di Anfitrione; non mancano nemmeno carmi di gusto eolico che, anche nella tematica (l’amore pederotico, il vino, il simposio ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] pel momento duca di Chartres, anticipava con forza la sua futura autorità, in vista della quale si proponeva come anfitrione e come mecenate nella "sala grande di corte", addobbata con magnifiche cortine ricamate, alla presenza d'oltre cento persone ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] in scena in traduzione italiana. La prima ad essere rappresentata fu i Menaechmi di Plauto nel 1486, seguita nel 1487 dall'Anfitrione. A partire dal 1491 le commedie vennero addirittura rappresentate in serie: di tre nel 1491 e 1499, quattro nel 1500 ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...
spiumare
v. tr. [der. di piuma, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Togliere le piume: c’era gente che ... stendeva panni, che spiumava polli, che accudiva bambini (Sebastiano Vassalli); in senso fig., sfruttare qualcuno, carpirgli o fargli...