Figlio (1272-1337) di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi, nominato dal fratello Giacomo, divenuto re d'Aragona nel 1291, suo luogotenente in Sicilia, finì invece con l'accettare (1296) [...] il figlio Pietro (n. 1305). Alleatosi con i ghibellini genovesi e poi con Ludovico il Bavaro, poté tener testa ai successivi attacchi angioini. Secondo re di Sicilia amò chiamarsi III, per sottolineare la continuità con la tradizione imperiale sveva. ...
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ARAGONA, Orlando d'
Francesco Giunta
Figlio naturale di Federico III di Sicilia e di Sibilla di Sormella, nacque verso il 1296. Rimasto nell'ombra durante la vita del padre, ebbe per la prima volta [...] alle pp. 294 s., 298 s., 300 s.; I. La Lumia, Storie Siciliane, II, Palermo 1882, pp. 45-47, 74, 109, 210; G. B. Siracusa, Le imprese angioine in Sicilia negli anni 1338-1341, in Arch. stor. siciliano, n. s., XV (1890), pp. 295, 298; V. Epifanio, Gli ...
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Figlio (m. Senigallia 1499) di Roberto. Ammiraglio del Regno di Napoli, fu tra i promotori della congiura dei Baroni (1485) contro il re Ferdinando I d'Aragona, e dovette fuggire a Roma e a Venezia. Esaltando [...] la fedeltà dei Napoletani agli Angioini e alla Francia, contribuì a indurre Carlo VIII all'impresa d'Italia (1494). Dopo la morte di Ferdinando I, fu assediato nel suo castello da Ferdinando II: sconfitto, si rifugiò a Senigallia. ...
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Erudito e archivista (Napoli 1813 - ivi 1882); rivolse tutta la sua attività scientifica agli studî di storia napoletana (Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli, 1844; Biografie degli [...] accademici alfonsini, 1881). Dal 1846 fino alla morte si occupò dei registri angioini, cui dedicò numerose pubblicazioni. Fra i molti repertorî da lui pubblicati, si ricorda anche la Biblioteca storico-topografica degli Abruzzi (1862). Già nel ...
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MORMILE, Troiano
Elisa Novi Chavarria
– Nacque a Napoli nel 1449, da Carlo, appartenente a una famiglia del patriziato cittadino iscritta al Seggio di Portanova.
Come altri suoi avi che agli inizi del [...] Quattrocento avevano militato al servizio dei sovrani angioini, allora insediati sul trono di Napoli, acquisì titoli e onori grazie al valore nelle armi. Tra l’autunno del 1480 e l’estate dell’anno successivo, per conto del re Ferdinando I (Ferrante) ...
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L'Angiò, capitale Angers, con una superficie di circa 8940 kmq., antica contea. Nel 1790 il suo territorio formò quasi tutto il dipartimento di Maine-et-Loire e una piccola parte dei dipartimenti della [...] della monarchia. Carlo I conservò l'Angiò ed il Maine anche quando, nel 1266, diventò re di Sicilia; anzi, l'elemento angioino fece le spese della spedizione in Italia e vi partecipò attivamente. Le contee passarono nel 1285 a Carlo 11, che, nel 1290 ...
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MARIA d’Ungheria, regina di Sicilia
Nacque verso il 1255, seconda figlia del re Stefano V d’Ungheria e della principessa cumana Elisabetta. Nulla è noto della sua infanzia, trascorsa probabilmente [...] re Stefano V e regina di Napoli), in Budapesti Szemle, CXXV (1906), pp. 321-358; G. de Blasiis, Le case dei principi angioini nella piazza di Castelnuovo, in Id., Racconti di storia napoletana, a cura di F. Torraca, Napoli 1908, pp. 128-130, 160 s ...
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golfo
Bruna Cordati Martinelli
Ricorre solo in Pd VIII 68, nella descrizione che Carlo Martello fa a D. dei termini del regno di Sicilia che egli avrebbe potuto avere se per il mal governo l'isola non [...] si fosse ribellata contro gli Angioini: la bella Trinacria, che caliga / tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo / che riceve da Euro maggior briga. Per la precisazione geografica, Benvenuto spiega g. come " mare siculum ", e il Buti: " cioè sopra lo ...
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Figlio (n. 1205 - m. Barcellona 1291) di Pietro III, gli succedette nel 1285, assumendo anche il titolo di re di Maiorca, isola che strappò allo zio don Giacomo nel 1286. Cercò di appoggiare il fratello [...] Giacomo nell'acquisto della Sicilia, dopo la cacciata degli Angioini, e ritenne in prigionia Carlo lo Zoppo, figlio di Carlo d'Angiò. Ma di fronte all'insurrezione dell'Unión dei nobili aragonesi (ai quali dovette concedere nel 1287 il Privilegio de ...
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FAYELLE (Fagel, Fagello, Faiello, Fayel), Rodolfo de
Andreas Kiesewetter
Discendeva da una famiglia della piccola nobiltà della contea di Angiò in Francia. Sulla sua giovinezza e sul periodo successivo [...] e la Toscana, a cura di S. Terlizzi, Firenze 1950, pp. 55 n. 110, 247 s. n. 451 (per Eustachio); I registri della Cancelleria angioina ricostruiti da R. Filangieri, Napoli 1950 ss., I, p. 76 nn. 197, 198; III, pp. 143 n. 221, 262 n. 836; V, p. 38 ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
protonotario
protonotàrio (o protonotaro) s. m. [dal gr. biz. πρωτονωτάριος, comp. di πρωτο- «proto-» e del lat. notarius «scrivano, notaio»]. – Nell’impero bizantino, funzionario civile alle dipendenze dello stratego. Nel regno di Sicilia,...