Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] donne e che un forte movimento in favore di un'applicazione generale di questa pratica sembra stia guadagnando terreno nell'anglicanesimo. Ciò crea un ostacolo alla comunione che sembra difficile da superare; e) come hanno mostrato le più recenti ...
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Teologo (King's Cliffe, Northamptonshire, 1686 - ivi 1761). Ricevette gli ordini sacri nel 1711. Giacobita, quando Giorgio I salì al trono si rifiutò di giurare, e nonjuror rimase tutta la vita. Visse [...] il resto della vita. L. fu il rappresentante più autorevole e famoso della tendenza High-Church nell'anglicanesimo del suo tempo: sostenne perciò memorabili polemiche contro B. Hoadly nel corso della "controversia bangoriana". Scrittore lucido ...
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Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] -58), la passione per l'erudizione e soprattutto per la cultura umanistica. Tornato a Londra in seguito alla sua riconversione all'anglicanesimo, si dedicò alla stesura di un Essai sur l'étude de la littérature (1761). Nel 1763 partì per un viaggio ...
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HALIFAX, Charles Lindley Wood, visconte
Uomo politico inglese, nato a Londra il 7 giugno 1839.
Educato a Eton e a Oxford, fu al seguito del principe di Galles (poi Edoardo VII), del quale rimase amico.
Membro [...] Union, il visconte H. è uno dei più cospicui rappresentanti del partito cosiddetto "anglo-cattolico", desideroso di ricondurre l'anglicanesimo all'unione con la Chiesa romana per una via che non sia quella della pura e semplice conversione. A tal ...
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Uomo politico inglese (n. 1642 - m. Londra 1711). Secondogenito del 1º conte di Clarendon, deputato (1160-79), aveva già una posizione indipendente quando il padre fu esiliato (1667). Ambasciatore straordinario [...] del Consiglio (1684-85). Con l'avvento di Giacomo II tornò all'ufficio di tesoriere (1685-86), ma il suo risoluto anglicanesimo lo pose presto in difficoltà col re cattolico. Non per questo favorì l'ascesa al trono di Guglielmo d'Orange, e anzi ...
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Chiesa cristiana organizzata sulla base di una gerarchia ecclesiastica che ha al vertice il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo dei vescovi. L'attributo [...] dal papato cattolico, ma la differenzia anche, per la rigorosa fisionomia gerarchica, dal protestantesimo luterano e calvinista. Dall'anglicanesimo sono nate tre principali C.e.: quella metodista, quella di Scozia e la Chiesa protestante episcopale. ...
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Figlio maggiore di Edward, fu creato lord Cornbury nel 1661. Rappresentò Wiltshire nel parlamento, finché succedette al padre nella dignità di pari nel 1674. Fu poi segretario (1662) e lord ciambellano [...] parlamento contro Buckingam e Arlington. Nel 1680 divenne consigliere privato. La sua posizione politica era ben strana per lo stretto anglicanesimo che non gl'impedì di essere in grande amicizia con suo cognato, il duca di York. Quando quest'ultimo ...
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ROSSETTI, Christina Georgina
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poetessa inglese, nata il 5 dicembre 1830 a Londra e morta ivi il 29 dicembre 1894. Era la figlia minore di Gabriele Rossetti, e sorella del [...] nei quali si riflette già quel sentimento di profonda devozione religiosa, che ha fatto di lei quasi una santa dell'anglicanesimo: la sua lirica religiosa (per es., Despised and rejected) rientra nella grande tradizione di Herbert e Vaughan, i poeti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il protestantesimo contemporaneo, le cui radici affondano nelle dottrine teologiche dei [...] profonde tracce del passato cattolico nella gerarchia episcopale e nel culto. In virtù di questa costituzione ibrida, l’anglicanesimo si mostra capace, nel corso del Novecento, di dialogare tanto con l’universo delle comunioni protestanti quanto con ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] per il problema della salvezza individuale e della grazia definiscono l’evangelicalismo nei suoi rapporti con l’anglicanesimo e il calvinismo puritano. Capeggiati dal metodismo, i diversi gruppi si raccolsero nella cosiddetta ‘Chiesa bassa’, in ...
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anglicanesimo
anġlicanéṡimo (o anġlicanismo) s. m. [der. di anglicano]. – Complesso dei principî dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...