Mineralogista (Trewarthenick, Cornovaglia, 1761 - Creed, ivi, 1817), parroco anglicano a Creed. Compì interessanti osservazioni su taluni minerali (menaccanite, tremolite, zeoliti); è noto per aver scoperto [...] il titanio nel 1791 ...
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Passionista (Londra 1799 - Carstairs, Scozia, 1864). Prima ministro anglicano, convertitosi al cattolicesimo (1830) divenne sacerdote (1832; nel 1846 passionista) e si dedicò alla predicazione in patria [...] e fuori, promovendo la "crociata di preghiere per il ritorno dell'Inghilterra all'unità della fede" e contribuendo attivamente alla rinascita cattolica inglese ...
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Scrittore inglese (Woodford, Essex, 1771 - Londra 1845), sacerdote anglicano. Compiuti gli studî a Winchester e a Oxford, risiedette per qualche tempo a Edimburgo, dove, con F. Jeffrey e H. P. Brougham, [...] fondò (1802) la Edinburgh Review. Passato a Londra (1803), tenne lezioni di filosofia morale alla Royal Institution ed ebbe una posizione di rilievo nei circoli whig. Pubblicò (1807) le Lettres of Peter ...
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Scrittore inglese (Oxford 1829 - Kensington 1888). Già pastore anglicano, si convertì al cattolicesimo nel 1857, facendosi propugnatore del ritorno della Chiesa anglicana nell'unità del cattolicesimo. [...] Svolse un'intensa attività pubblicistica e nella rivista The Rambler di Sir J. Acton propugnò, oltre all'unificazione delle Chiese cristiane, l'educazione culturale, civile e politica dei cattolici. Fra ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] ogni ufficio. Da allora per venti anni scrisse pamphlet politici e politico-religiosi di grande efficacia: dopo una difesa di Giacomo II (1691), e un attacco a Guglielmo III (Gallienus Redivivus, 1695), ...
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Teologo anglicano, nato il 25 marzo 1634 a Wells (Somerset), vescovo di St. David dal 1705, morto il 17 febbraio 1710. Delle sue numerose opere le più conosciute sono: Harmonia apostolica (1670), nella [...] quale attacca la dottrina luterana della giustificazione per la sola fede, e Defensio fidei catholicae (1685), ove cerca di mostrare la concordanza dei Padri preniceni e del simbolo di Nicea. Lodato dal ...
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KEBLE, John
Ernest de Sélincourt
Poeta e teologo anglicano, nato a Fairford (Gloucestershire) il 25 aprile 1792, morto a Bournemouth il 29 marzo 1866. Fece brillantemente gli studî a Oxford, dove con [...] J. H. Newman ed E.B. Pusey fu a capo del movimento detto dei Tractarians. Dal 1823 esercitò l'ufficio di pastore in curie di campagna e dal 1836 fino alla morte fu vicario di Hursley. Venne nominato professore ...
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Poeta canadese (Berlin, od. Kitchener, 1861 - Ottawa 1918). Ecclesiastico anglicano (1885-91), si dimise per dedicarsi solo alla letteratura. Lake lyrics (1889), Beyond the hills of dream (1899), Collected [...] poems (1905), Poetical tragedies (1908) sono opere in cui l'ispirazione naturalistica risente fortemente l'influsso inglese ...
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Thornton, Henry
Finanziere inglese (Londra 1760 - ivi 1815). Fervente anglicano, fece parte del Parlamento, dove si batté per abolire la schiavitù. Fu autore di An inquiry into the nature and effects [...] of the paper credit of England (1802), in cui sistematizzò in modo pionieristico molti aspetti dell’economia monetaria e creditizia, precisando le relazioni tra livello dei prezzi, tassi di interesse, ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.