Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo ‘supremo governatore visibile’ è il sovrano d’Inghilterra, che all’atto dell’incoronazione giura di mantenerne e difenderne la dottrina e l’organizzazione. Il distacco della Chiesa anglicana dalla cattolica ...
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Teologo anglicano (Dartington 1803 - Oxford 1836); fratello di James e William. Partecipò al "movimento di Oxford" come "cattolico senza papismo" e "anglicano senza protestantesimo", redigendo il 39º dei [...] Tracts for the times e accostandosi al Newman, che ne pubblicò la biografia, come introduzione ai Remains (2 voll., 1838-39) ...
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Ecclesiastico anglicano (Higham-on-the-Hill, Leicestershire, 1887 - Sherborne 1972); vescovo di Chester (1932) e di Londra (1939), decano della cappella reale (1939-45), arcivescovo di Canterbury (1945-1961). [...] Presidente del Consiglio ecumenico delle chiese (1946-54), il 2 dic. 1960 compì una visita non ufficiale (la prima di un primate anglicano a Roma) a papa Giovanni XXIII. ...
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Teologo anglicano e filosofo (Londra 1787 - Dublino 1863). Nel 1829 prof. di economia politica a Oxford, dove aveva studiato; nel 1831 vescovo anglicano di Dublino, molto avversato per le idee liberaleggianti [...] e lo sforzo di stabilire un insegnamento comune a protestanti e cattolici. Tra i suoi scritti: Elements of logic (1826); Christian evidences (1838); Introductory lessons on the history of religious worship ...
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Teologo e biblista anglicano (Seymour, York, 1600 - Londra 1661). È l'editore della Bibbia poliglotta di Londra, che uscì in 6 voll. (1654-57), sotto il patronato di Cromwell. Fu sospettato di simpatie [...] cattoliche ...
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Biblista anglicano (Bermondsey, Londra, 1813 - Hendon, Middlesex, 1891). Si occupò soprattutto di critica del Nuovo Testamento, partecipando anche alla revisione della versione anglicana: A plain introduction [...] to the criticism of the New Testament (1861) ...
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Teologo e vescovo anglicano (North Groton, Connecticut, 1729 - New London 1796). Durante la guerra per l'indipendenza americana tenne un atteggiamento di lealismo monarchico. Vescovo dal 1784, fondò la [...] Chiesa protestante episcopale degli USA in comunione con quella anglicana, ma gerarchicamente indipendente ...
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Vescovo anglicano di Durham (Liverpool 1828 - Bournemouth 1889). Si dedicò a studî di esegesi neotestamentaria (commentando parte dell'epistolario paolino) e di patrologia (importante l'edizione degli [...] Apostolic Fathers, 5 voll., 1869-89). Insegnò a Cambridge (1861-79) ...
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Teologo e prelato anglicano (Farnworth, Lancashire, 1544 - Londra 1610); vescovo di Londra (1597), poi arcivescovo di Canterbury (1604) fu strenuo avversario dei puritani, ligio alla corona, uomo di fiducia [...] di Giacomo I: presiedette la commissione per la "versione autorizzata" della Bibbia, detta anche "Bibbia del re Giacomo" ...
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Teologo anglicano (Oxford 1602 - Chichester 1644). Giovanissimo si convertì al cattolicesimo, ma alcuni anni dopo (1634) tornò all'anglicanesimo. La sua opera più importante, The religion of Protestants, [...] a safe way to salvation (1637), ha un esplicito carattere apologetico e autobiografico; il Ch. fu una delle figure maggiori del latitudinarismo ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.