Scrittore inglese (Oxford 1829 - Kensington 1888). Già pastore anglicano, si convertì al cattolicesimo nel 1857, facendosi propugnatore del ritorno della Chiesa anglicana nell'unità del cattolicesimo. [...] Svolse un'intensa attività pubblicistica e nella rivista The Rambler di Sir J. Acton propugnò, oltre all'unificazione delle Chiese cristiane, l'educazione culturale, civile e politica dei cattolici. Fra ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] ogni ufficio. Da allora per venti anni scrisse pamphlet politici e politico-religiosi di grande efficacia: dopo una difesa di Giacomo II (1691), e un attacco a Guglielmo III (Gallienus Redivivus, 1695), ...
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Poeta canadese (Berlin, od. Kitchener, 1861 - Ottawa 1918). Ecclesiastico anglicano (1885-91), si dimise per dedicarsi solo alla letteratura. Lake lyrics (1889), Beyond the hills of dream (1899), Collected [...] poems (1905), Poetical tragedies (1908) sono opere in cui l'ispirazione naturalistica risente fortemente l'influsso inglese ...
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Storico della Chiesa e archeologo (Wakefield 1668 - Havant 1723). Curato anglicano in Headbourn-Worthy (1695) e poi in Havant (dal 1712). Nella sua opera principale, The antiquities of the Christian Church [...] (1708-22, trad. lat. Origines ecclesiasticae, 1724-1729), diede una delle prime esposizioni sistematiche delle antichità cristiane ...
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Teologo e filologo (Victoria, Hong Kong, 1846 - Cambridge, Inghilterra, 1924). Pastore anglicano (1874), prof. di teologia a Cambridge (1889-1916). La sua opera più nota è The Gospels as historical documents [...] (3 voll., 1903-20), di tendenza conservatrice, che ebbe grande influenza nel presentare in Inghilterra i problemi e le soluzioni della critica moderna riguardo ai Vangeli ...
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Ecclesiastico e uomo politico di Vanuatu (Pentecost 1942 - Port-Vila 1999). Prete anglicano dal 1970, fu presidente del Vanuaaku pati (Partito della nostra terra) attivo nel processo di indipendenza (1980) [...] con un programma di "socialismo malinesiano". Rappresentante della maggioranza anglofona, L. fu primo ministro dal 1979 al 1991 e contrastò le spinte secessioniste presenti nell'isola di Espiritu Santo. ...
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Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1705 - Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studî a Oxford meditò molto l'Imitazione di Cristo e fu a capo di una [...] società religiosa di giovani fondata dal fratello Charles, con cui si dette a una regola metodica di vita (metodisti). Dopo una visita in America e alle comunità pietistiche di Herrnhut, W. ebbe una improvvisa ...
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Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] (1642), si dimise nel 1645 dopo aver avversato il predominio dei presbiteriani. Capo del partito democratico dei levellers, fautore di una maggiore libertà di coscienza e di numerose riforme politiche ...
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Teologo e filosofo (Londra 1812 - Hampstead 1882). Dapprima latitudinario, si accostò poi a R. H. Froude e J. H. Newman, e nel 1840 fu ordinato prete (anglicano); nel 1845, si convertì al cattolicesimo. [...] Prof. di teologia nel St. Edmund's College (1851-58), fra il 1863 e il 1878 diresse la Dublin Review, divenendo uno dei capi del movimento "neo-ultramontano", in aspra polemica con i cattolici liberali, ...
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Uomo politico inglese (Kiveton, Yorkshire, 1631 - Easton, Northamptonshire, 1712). Deputato (1665), dal 1674 conte di Danby; Lord tesoriere (1673-79), diresse con energia la politica inglese. Anglicano [...] e devoto realista, era fautore di una politica di diffidenza verso la Francia. Paralizzato dalla volontà di Carlo II che negoziava e firmava con Luigi XIV il trattato del 1676, L. fu persino accusato di ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.