CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] perché il 18 ottobre fu trasferito nel carcere presso il convento dei cappuccini. Ma anche questo cambiamento non diminuì la sua angoscia e il suo sgomento che si trasformarono in vera e propria malattia; anzi, in quei giorni, arrivava a maledire la ...
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SERVADIO, Emilio
Biancamaria Puma
– Nacque il 14 agosto 1904 a Sestri Ponente (Genova), primogenito di Cesare, dirigente della Navigazione generale italiana (NGI), e di Faustina Finzi, entrambi ebrei.
Manifestò [...] figlia Alberta Bernardoni.
Sempre nel 1951 curò la traduzione, scrivendone la prefazione, dei testi di Freud Inibizione, sintomo e angoscia e Sommario di psicoanalisi, per poi continuare nel 1953 con la nuova edizione di Totem e tabù, già tradotta da ...
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MASTRONARDI, Lucio
Federica Merlanti
– Nacque a Vigevano, il 28 giugno 1930, da Luciano e da Maria Pistoja.
La madre era maestra elementare nella cittadina; il padre, ispettore scolastico originario [...] raggiunge l’apice, pienamente si realizza anche l’individuazione del movente della letteratura in continui «ritorni di angoscia». L’adesione di forma espressiva e realtà raffigurata diventa ancora più stretta nella scomposizione e ricomposizione di ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] Rosso di San Secondo, curando i volumi secondo e terzo del Teatro (I-III, Roma 1976) di questo autore, "testimone dell'angoscia contemporanea" e "delle contraddizioni del vivere moderno" (in Le rondini di Spoleto, pp. 88 s.). Allo J. si deve, inoltre ...
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MILLOSS, Aurelio
Patrizia Veroli
MILLOSS (Milloss de Miholy), Aurelio (Aurél). – Nacque da Kornel e Slavka Jakovievic il 12 maggio 1906 a Ozora (l’attuale Uzdin), una piccola città ungherese che il [...] stregato della realtà. Diciassette furono i balletti su musiche stravinskiane e sette su musiche bartokiane (tra cui Sonata dell’angoscia, 1954; scene e costumi di Portinari, in seguito di Afro; ed Estro barbarico, 1963; scene e costumi di Clerici ...
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BETTONI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bogliaco, nei pressi di Salò, il 5 settembre 1722, dal conte Domenico e da Caterina Bernini. Compì il corso regolare degli studi (grammatica, umanità e [...] ecclesiastiche dell'Assemblea, egli non vi scorgeva che "barbarie"; né più tardi, nell'atmosfera densa di speranze e di angoscia del 1797, sa vedere come altri (ad esempio il De Vecchi) una possibilità di rinnovamento religioso attraverso un segreto ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] anni si occupò di problemi centrali per il dibattito teorico e la clinica psicoanalitica: l’istinto di morte e l’angoscia dell’uomo moderno; l’alienazione psichica e sociale; le minacce provenienti dalla suggestione e dai fenomeni collettivi; e ...
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FUSINATO, Guido
Giulia Caravale
Nacque a Castelfranco Veneto il 15 febbr. 1860 da Arnaldo e da Erminia Fuà. Laureatosi in giurisprudenza a Roma nel 1880, approfondì la sua preparazione culturale a Berlino, [...] 1914 a Schio. È probabile che la decisione di togliersi la vita fosse maturata in lui, dopo lo scoppio della guerra, per l'angoscia di vedere l'Italia venir meno al "debito d'onore" nei confronti della Triplice (Salvemini) e allo stesso tempo per la ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] , la crisi esistenziale e religiosa dell'uomo moderno, che, spezzato il rapporto tra natura e soprannatura, vive nell'angoscia della sua finitudine. Certamente vi è un debito, nella formazione del pensiero del G., verso l'esistenzialismo nella forma ...
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GRA, Giulio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Roma il 18 dic. 1900 da Luigi e da Elena Mansueti. Ultimo di dieci figli, si iscrisse alla Scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, dove si laureò nel [...] politica, con la dichiarazione di guerra dell'Italia e con le persecuzioni razziali, rappresentò per il G. motivo di angoscia per l'incolumità della moglie e di tutta la famiglia. Nel contempo l'allontanamento dalla professione fu dettato anche dalla ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...