GHERARDI, Gherardo
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque a Capanne di Granaglione, un piccolo paese dell'Appennino tosco-emiliano, in provincia di Bologna, il 2 luglio 1891 da Lodovico e da Augusta de' Maria.
Presto [...] ultimo successo nel 1945 con Non fare come me (Roma, teatro Eliseo, compagnia Ruggeri), comunque segnata da una vena di angoscia e smarrimento. Postumo, nel 1952, venne rappresentato al teatro delle Arti di Roma il dramma Un tale che passa, scritto ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] Domenico Caravita ad emettere una sentenza contraria alla difesa di Alfonso.
Seguì una reazione agitata e confusa, fatta di angoscia, di risentimento, di disgusto. Ma fu il predominio di un momento. Altri sentimenti si fecero strada a mano a ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] di aver «diffuso in noi la convinzione che l’Enciclopedia dello Spettacolo non fosse (come a noi non senza angoscia appariva) una inerte raccolta di dati eterogenei, ma una summa dell’esistente così vasta da contribuire a determinare un salto ...
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CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] perché il 18 ottobre fu trasferito nel carcere presso il convento dei cappuccini. Ma anche questo cambiamento non diminuì la sua angoscia e il suo sgomento che si trasformarono in vera e propria malattia; anzi, in quei giorni, arrivava a maledire la ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] Rosso di San Secondo, curando i volumi secondo e terzo del Teatro (I-III, Roma 1976) di questo autore, "testimone dell'angoscia contemporanea" e "delle contraddizioni del vivere moderno" (in Le rondini di Spoleto, pp. 88 s.). Allo J. si deve, inoltre ...
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BETTONI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bogliaco, nei pressi di Salò, il 5 settembre 1722, dal conte Domenico e da Caterina Bernini. Compì il corso regolare degli studi (grammatica, umanità e [...] ecclesiastiche dell'Assemblea, egli non vi scorgeva che "barbarie"; né più tardi, nell'atmosfera densa di speranze e di angoscia del 1797, sa vedere come altri (ad esempio il De Vecchi) una possibilità di rinnovamento religioso attraverso un segreto ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] anni si occupò di problemi centrali per il dibattito teorico e la clinica psicoanalitica: l’istinto di morte e l’angoscia dell’uomo moderno; l’alienazione psichica e sociale; le minacce provenienti dalla suggestione e dai fenomeni collettivi; e ...
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FUSINATO, Guido
Giulia Caravale
Nacque a Castelfranco Veneto il 15 febbr. 1860 da Arnaldo e da Erminia Fuà. Laureatosi in giurisprudenza a Roma nel 1880, approfondì la sua preparazione culturale a Berlino, [...] 1914 a Schio. È probabile che la decisione di togliersi la vita fosse maturata in lui, dopo lo scoppio della guerra, per l'angoscia di vedere l'Italia venir meno al "debito d'onore" nei confronti della Triplice (Salvemini) e allo stesso tempo per la ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] , la crisi esistenziale e religiosa dell'uomo moderno, che, spezzato il rapporto tra natura e soprannatura, vive nell'angoscia della sua finitudine. Certamente vi è un debito, nella formazione del pensiero del G., verso l'esistenzialismo nella forma ...
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GRA, Giulio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Roma il 18 dic. 1900 da Luigi e da Elena Mansueti. Ultimo di dieci figli, si iscrisse alla Scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, dove si laureò nel [...] politica, con la dichiarazione di guerra dell'Italia e con le persecuzioni razziali, rappresentò per il G. motivo di angoscia per l'incolumità della moglie e di tutta la famiglia. Nel contempo l'allontanamento dalla professione fu dettato anche dalla ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...