Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] antichi fanno risalire la setta degli encratiti; staccatosi dalla Chiesa insegnò in Oriente, ma passò poi ad Antiochia di Siria e altrove. Dopo la conversione scrisse il Discorso ai Greci significative della letteratura apologetica greca del sec. 2º. ...
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Mitologia
Nella mitologia classica, divinità della natura. Le N. erano venerate dai Greciantichi come geni femminili delle fonti, dei fiumi e dei laghi (Naiadi), delle foreste (Driadi o Amadriadi), dei [...] e delle sorgenti (Camene, Carmenta, Giuturna). Il culto si svolgeva all’aperto o in piccoli santuari (ninfei).
Nella tradizione greca le N. sono annoverate tra le divinità che possono provocare turbe mentali di genere vario; l’alterazione del tenore ...
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(gr. Μέμνων) Mitico figlio di Titone e dell’Aurora (Eos), re degli Etiopi. Intervenuto durante la guerra di Troia in aiuto dello zio Priamo, uccise Antiloco accorso in aiuto del padre Nestore e combatté [...] gigantesche di arenaria dinanzi al tempio di Amenhotep III erano dette dai Greci colossi di M.; una delle due, danneggiata nel 27 a.C. a ogni sorgere del Sole: il fenomeno, identificato dagli antichi come un saluto che M. rivolgeva alla madre Aurora, ...
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Medicina
In embriologia, effetto morfogenetico che una sostanza chimica non identificata ( evocatore), emessa da una porzione dell’embrione (organizzatore), esercita su un’altra porzione dell’embrione [...] , per virtù magica, un’anima dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, in uso specialmente presso gli antichi Caldei, Ebrei, Ittiti, Greci, Romani.
Nella religione romana l’e. era l’azione rituale con la quale, quando l’esercito stava per ...
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Averno, Lago d’ (lat. Lacus Avernus o Lacus Averni) Tipico lago craterico della Campania, situato a 2 m s.l.m. nei Campi Flegrei. Ha forma ellittica (superficie 0,55 km2; profondità max 34 m; perimetro [...] bradisismici. Vi si venerava il deus Avernus. I Greci avevano localizzato in quella regione parecchie leggende che all’oltretomba. Tale lo considerarono anche i Romani nei tempi più antichi. Più tardi il nome di A., senza alcun riferimento locale, ...
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Metropolita di Cesarea di Cappadocia (sec. 6º-7º), autore di un commento all'Apocalisse, redatto tra il 532 e il 637; l'opera, fortemente allegorizzante, è importante anche per gli estratti di Padri greci [...] antichi; s'inclina ora a ritenerlo posteriore a quello di Ecumenio di Tricca. ...
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Metropolita di Corinto (sec. 12º), autore d'un trattato, che ebbe larga fortuna, sui dialetti greci (Περὶ ἰδωμάτων τῶν διαλέκτων), basato sugli antichi grammatici, scoliasti, ecc., e di un commento a Ermogene [...] (Περὶ μεϑόδου δεινότητος) ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , dove è rappresentato dal termine qadosh, corrispondente al greco hagios e al latino sanctus e sacer. Ma poiché religione e cultura o religione e società (Morte e pianto rituale nel mondo antico, 1958; Sud e magia, 1959; La terra del rimorso, 1961). ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] verso il 1000" o anche più addietro. Nelle parti più antiche dell'Avestā - le cosiddette Gāthā (v. avmta) - in cui la Persia, perduta l'indipendenza, subisce prima la dominazione straniera dei Greci (dal 330 a. C.) e poi quella dei Parti (fino al 227 ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] che Carlomagno esercitava su tutto l'Occidente il potere degli antichi cesari, sicché com'era già accaduto al tempo della consuetudine; fece incidere il simbolo niceno, senza il Filioque, in greco e in latino su due scudi d'argento del peso di 100 ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...