VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichiRomani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] pontefici, per distinguersi da questi, assunsero la denominazione di Pontifices Vestae.
Manca un tipo antico di Vesta nell'arte romana, non essendo esistita, come s'è detto, alcuna rappresentazione della dea nel suo tempio del Foro; onde non si ...
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Nome dato dagli antichiRomani a dodici scudi sacri, che, nel mese dedicato al culto di Marte, cioè nel marzo, i sacerdoti Salii portavano processionalmente in giro per la città. La leggenda, come ci è [...] , Dictionnaire des antiquit. grecques et romaines, VIII, 1014 segg.; W. Warde Fowler, Religious Experience of the Roman people, Londra 1911; id., The Roman Festivals of the period of the Republic, Londra 1916, p. 35 segg.; G. Wissowa, Religion u ...
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Storia
Presso gli antichiRomani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] casi. La carica di p. romano sussume sotto di sé cinque uffici: vescovo della città di Roma, metropolita della provincia romana, primate d’Italia, patriarca d’Occidente e primo fra i patriarchi, primate della Chiesa universale. Il p. romano ha dunque ...
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Mitologia
Nome che gli antichiRomani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono [...] perché emergono improvvisamente a terrorizzare i viventi al di fuori di qualsiasi regola festivo-calendariale. L’incontrollabilità delle l. si manifesta negli effetti psichici deleteri subiti dalla vittima: ...
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tabernacolo Presso gli antichiRomani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere [...] in essa gli auspici.
Presso gli antichi Ebrei, il santuario smontabile e portatile eretto per ordine di Mosè, nel quale o in un altare laterale); l’Institutio generalis Missalis Romani (1969) raccomanda un’apposita ‘cappella dell’Eucaristia’ adatta ...
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sudario Presso gli antichiRomani, fazzoletto di lino usato per detergere il sudore; presso altri popoli antichi, per es. gli Ebrei, pezza di lino o di tela con la quale si velava la faccia della salma; [...] faceva parte del corredo funebre del defunto, insieme con il lenzuolo e le bende che avvolgevano mani e piedi.
Con il nome di s. sono state indicate varie reliquie consistenti in un panno di lino con l’immagine ...
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(lat. indigitamenta) Formule sacre degli antichiRomani, con le quali per ogni atto della vita privata s’invocavano le divinità con un epiteto apposito. Se ne hanno ricordi, per lo più attraverso Varrone, [...] soprattutto in Servio, s. Agostino, Tertulliano e Arnobio. Le divinità da indigitare o invocare erano circa 150, relative alla vita del fanciullo (Abeona che guida la prima uscita del bambino dalla casa, ...
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vallo storia Presso gli antichiRomani, la palizzata o lo stecconato di legno piantato al disopra e a rinforzo di un aggere difensivo; anche l’insieme della palizzata e dell’aggere e talvolta ogni opera [...] difensiva, sia una cinta murale sia un limes. Sono chiamate con questo nome, nelle iscrizioni, le fortificazioni di Adriano e di Antonino in Britannia. geologia V. morenico Spazio a forma di fossato più ...
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(lat. Stator) Nel culto degli antichiRomani, epiteto con cui era invocato Giove come colui che dà agli eserciti la forza di resistere. Secondo la leggenda, Romolo durante la battaglia con i Sabini, vedendo [...] i suoi retrocedere, promise a Giove di innalzargli un tempio nel Foro dove allora si trovava se fosse riuscito ad arrestare i nemici. Dopo la vittoria avrebbe costruito un tempio a Giove Statore ai piedi ...
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Boschetto, particolarmente come luogo sacro degli antichiRomani (lat. lucus, in origine «radura nel bosco, dove arriva la luce del sole»). In varie religioni il l. è ritenuto dimora di divinità o di potenze [...] sovrumane imprecisate. Nelle religioni che conoscono templi costruiti, i culti localizzati nel l. assumono un significato particolare proprio per il fatto che si distinguono da quelli dei templi, e sono ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...