Pietra che con vari attributi compare in parecchie denominazioni antiche di rocce e minerali. Il l. albanus è roccia piroclastica a leucite, contenente inclusi allotigeni calcarei eterogenei, tipica del [...] Peloponneso ed era usato in costruzioni.
L. porphirites, «pietra rossa», il porfido rosso antico, detto anche pietra romana, perché molto usato dagli antichiRomani quale materiale da costruzione e ornamentale.
L. puteolanus, «pietra di Pozzuoli», è ...
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Pratica di magia nera, tendente a danneggiare una persona o una comunità (➔ magia). Varie sono le forme del m. nelle civiltà primitive (in cui spesso ogni danno, ogni singolo caso di malattia o di morte [...] : dal semplice sguardo (iettatura), o dall’uso di formule pronunciate (maledizione) o scritte e, per es. presso gli antichiRomani, collocate nelle tombe (defissione), agli atti malefici, intrapresi sull’immagine o su parti del corpo (capelli, unghie ...
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In genere, astensione dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra, indolente. In particolare, in teologia morale, tendenza alla pigrizia e alla omissione [...] dei propri doveri, la cui gravità è in relazione a ciò che per o. viene trascurato.
Presso gli antichiRomani otium era il tempo libero dai negotia (le occupazioni della vita politica e gli affari pubblici), dedicato alle cure domestiche e della ...
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Talassio Termine latino, di significato e origine incerti, usato come invocazione nel rito nuziale degli antichiRomani. Secondo una tarda leggenda Talassio («per T.») sarebbe stato il grido di salvaguardia [...] portavano alla casa del loro capo una delle fanciulle rapite. Altre ipotesi interpretano T. come un epiteto del dio Conso (il ratto delle Sabine sarebbe avvenuto durante le feste Consuali) o come il nome sabino di Imeneo, divinità nuziale dei Romani. ...
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Pedine bianche e nere (dette anche calces o calculi) usate dagli antichiRomani per un gioco che si svolgeva tra due avversari sopra una scacchiera (tabula latruncularia) con un numero imprecisato di caselle. [...] I l. si distinguevano in ordinarii e vagi e si muovevano in modo diverso, ciò che ha fatto supporre un’analogia dei l. con il gioco degli scacchi; perdeva la partita chi restava senza pezzi o senza possibilità ...
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Nome che indicava a Roma la condizione del padrone rispetto ai servi e ai liberti, usato poi come appellativo rispettoso fra privati. Come titolo pubblico fu respinto da Augusto e da Tiberio, preteso da [...] Caligola e Domiziano, accettato da Traiano, formalmente prescritto da Diocleziano, in luogo del titolo di imperator Caesar, nella forma D. Noster.
D. gregis Il capo della compagnia drammatica presso gli antichiRomani. ...
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vallare, corona Onorificenza militare di forma simbolica (lat. vallaris corona) che gli antichiRomani davano a chi per primo avesse forzato un vallo nemico. ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] sarebbe, secondo alcuni, anche il Fiore, libera riduzione del Roman de la Rose in 232 sonetti, fatta con abilità e VII, pp. 129-140). Tutte le fonti del pensiero di D. antiche e medievali esamina K. Vossler a spiegare la genesi della Commedia, e ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] alfabeto con cui lo si scrisse deriva nelle varie sue forme dall'alfabeto antico cananeo (v. alfabeto).
Al tempo della caduta di Ninive (612 a Mesopotamia. La Persia restò libera dall'azione politica romana e poté quindi risorgere a nuova vita sotto ...
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VINO
Giovanni DALMASSO
Agostino PALMERINI
(dal lat. vinum; gr. οῖνος; fr. vin; sp. vino; ted. Wein; ingl. wine).
Sommario. - Definizione. Dati statistici (p. 388); Mezzi per l'esercizio dell'industria [...] Reno e della Mosella; delle uve infavate dei Castelli Romani).
Cenni sul processo di maturazione dell'uva. - Il , ed è perciò che la frode dell'annacquamento è fra le più antiche e diffuse. In minor misura si praticano le aggiunte abusive di alcool ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...